Guide agli itinerari più belli d'Italia Milano - Dic. 2013 | Page 44
San Maurizio al Monastero Maggiore
Guiditaly
Postato da Michaela Monica Finali
LA CAPPELLA SISTINA DI MILANO
45.46552°N , 9.17894°E
San Maurizio al Monastero Maggiore è a parer mio una delle più belle
chiese di Milano. Costruita al centro di uno dei monasteri benedettini più
grandi di Milano all’inizio del 1500, conserva al suo interno i capolavori dei
piu grandi maestri locali del XVI: Bernardino e Aurelio Luini, Vincenzo Foppa
e Simone Da Petarzano, maestro del Caravaggio.
Diverse sono le campagne di restauri effettuate a partire dal 1865, a causa
dell’umidità che si crea per la falda freatica e il fiume Nirone, che passa
proprio sotto la chiesa. La più grande campagna di restauri è iniziata nel
1982 finanziata dal Comune di Milano e dalla Banca Popolare di Milano, che
hanno voluto riportare agli antichi splendori la chiesa e i suoi affreschi. La
facciata è un rifacimento del 1872. E’ una facciata anonima, semplice che non
preannuncia lo splendore dei cicli pittorici conservati all’interno. Entrare
dentro la Chiesa di San Maurizio è come aprire un piccolo scrigno, rimasto
chiuso per tanto tempo e rimanere estasiati davanti alle immagini che ci si
presentano davanti ai nostri occhi.
La pianta della chiesa è rettangolare, divisa in due da una parete, la cui
altezza si ferma alle imposte delle volte. La chiesa viene cosi divisa in:
L’ aula dei fedeli è composta da quattro campate ed è più corta rispetto a quella delle monache. Ai lati dell’altare
maggiore vi sono due edicole; attraverso quella di destra le monache ricevevano l’eucarestia durante l’omelia. Gli
affreschi, attribuiti al Luini, sono ora visibili dopo parecchi anni di restauro e rappresentano un’autentico tesoro
dell’arte pittorica lombarda del ‘500 con colori vivaci e luminosi. Sono collocati lungo una parete secondo un
principio di rigore e simmetria classica rinascimentale. La fascia superiore è caratterizzata da due episodi della
vita di S. Maurizio, soldato romano che si rifiutò di trucidare i cristiani e per questo rifiuto fu ucciso barbaramente.
Nelle lunette mediane sono rappresentati assieme ai Santi fondatori dell’ordine benedettino (S.Benedetto e la
sorella Scolastica) i committenti di tali affreschi: Alessandro Bentivoglio e Ippolita Sforza. Passando a sinistra
dell’altare attraverso le Cappelle di San Giovanni Battista e della Deposizione, si entra nell'Aula delle Monache,
dove si rimane abbagliati dai bellissimi affreschi del Presbiterio.
L’ aula delle monache ha una forma rettangolare, con coro rettangolare; è costituita da sei campate con cappelle
laterali. Sulla volta della parete divisoria un cielo stellato circonda le immagini di Dio con gli Evangelisti e gruppi di
Angeli. Al centro della parete divisoria un reticolo in corrispondenza dell’altare posto nell’aula dei fedeli; un
reticolo attraverso il quale le monache ascoltavano l’omeli. L’aula delle monache è affrescata con le quattordici
scene della Passione di Cristo: sono visibili le immagini del Cristo Morto, del Cristo in Croce, delle Nozze di Cana e
della Salita al Calvario o della cattura di Gesù. A sinistra la splendida Cappella dell'Arca di Noè, con affreschi di
Aurelio Luini.