Guide agli itinerari più belli d'Italia Firenze - Dic. 2013 | Page 8
Battistero di San Giovanni
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Di fronte al Duomo ed al
43.77312°N , 11.25499°E
campanile di Giotto troviamo il
battistero di San Giovanni. Il
Battistero di San Giovanni è di
antica origine: XI e XII secolo.
Il Battistero di San Giovanni di
Firenze
è caratterizzato
dal
rivestimento su lastre di marmo
bianche e verdi. Sono presenti 3
magnifiche porte in bronzo di
Andrea Pisano e del più celebre
Lorenzo Ghiberti.
Il Battistero di San Giovanni di
Firenze è stato costruito per accogliere degnamente il fonte battesimale del
Duomo; internamente è caratterizzato dallo splendore dei mosaici che
rivestono tutta la cupola e la volta della tribuna.
Il battistero ha pianta ottagonale coperta da una vasta cupola a spicchi, non
visibile però all'esterno perché è inglobata da un tetto piramidale: questa
soluzione esalta ulteriormente il rigore delle forme, conferendo all'edificio la
nitidezza di un solido geometrico regolare, tipico del Romanico Fiorentino e
diverso dal Romanico Pisano.
L'esterno
L'involucro perimetrale è interamente rivestito da un suntuoso paramento di marmi vivacemente contrastanti,
bianco di Carrara e verde di Prato. L'ordine inferiore è giocato su elementi rettilinei: lesene e semipilastri reggono
una trabeazione che gira tutt'intorno, mentre il marmo di Prato disegna due serie di rettangoli di dimensioni
degradanti verso l'alto. Nell'ordine superiore prevale la linea curva, per la presenza di arcate su semipilastri a
sezione ottagonale e di finestre classicheggianti, in parte centinate, in parte sormontate da un timpano. Sopra una
seconda trabeazione, conclude la sequenza degli ordini un alto attico.
Oggi gerarchicamente sottoposto alla mole di Santa Maria
del Fiore, il Battistero di S. Giovanni riveste in realtà
un'importanza storica assai maggiore, in quanto nell'edificio
s'invera e si materializza quella continuità del classicismo che
costituì l'arte fiorentina. Sebbene non siano del tutto chiarite
le mille questioni sulla sua datazione, il Battistero - che lo
stesso Dante pretendeva romano e classico - risale
plausibilmente al IV - V secolo; di questa struttura primitiva, a
sua volta poggiante su più antiche basi come suggeriscono i
reperti di scavi recenti, restano intatti i due ordini inferiori,
l'attico e l'imposta della cupola, inglobate nella decorazione
romanica; il battistero paleocristiano era liturgicamente
connesso, forse fin dall'origine, alla primitiva Cattedrale di S.
Reparata, più volte ampliata ed infine distrutta per far posto a Santa Maria del Fiore; forse durante una
'campagna' d'ampliamento del duomo, temporaneamente inagibile, tra il 1059 e il 1128, il Battistero, assai vasto,
ne assunse le funzioni. L'attuale rivestimento esterno, che ne ingloba il prisma cristallino a base ottagonale
sottolineandole la lucida geometria con le sue perfette e rigorose partiture, risale al XI - XII secolo; gli intarsi
marmorei in bianco di Carrara e in verde di Prato definiscono su ciascuna faccia la tripartizione dei piani in
verticale (terreno, matroneo, attico e imposta della cupola) e in orizzontale, che sovrappone in basso lesene
corinzie , al piano dei matronei arcate cieche su semicolonne ottagone, includenti finestre centinate e timpanate,
semplici specchiature filettate all'attico; tripartizione che viene puntualmente ripresa nella decorazione dell'interno.
L'ampia cupola, a otto vele nella sua parte interna, ha copertura piramidale all'esterno. Nel perimetro si aprono
tre porte, che tra Trecento e Quattrocento ricevettero le celeberrime imposte: alla principale, volta ad Oriente e al
Duomo, fa fronte la scarsella rettangolare contenente l'altare, il cui profilo era in origine semicircolare.