Guide agli itinerari più belli d'Italia Firenze - Dic. 2013 | Page 24
Palazzo Vecchio o della Signoria
Postato da Guiditaly
Guiditaly
palazzi,firenze
Sul fronte principale di piazza della
Signoria spicca il volume massiccio di
Palazzo Vecchio, con la sua ardita torre
merlata.
Nato
per
ospitare
l'amministrazione pubblica sul finire del
'200,
è
un tipico
esempio
di
quell'architettura civile che si sviluppa
nell'Italia dei Comuni, dove il palazzo del
governo cittadino assume un'importanza
solo di poco inferiore a quella della
cattedrale.
43.76928°N , 11.25602°E
Palazzo Vecchio, o Palazzo della
Signoria, fu costruito su progetto di
Arnolfo di Cambio a partire dal 1299, nelle forme di un parallelepipedo
squadrato, concluso in alto da una galleria di guardia sporgente e merlata, e
sormontato da una torre, del 1310, alta ben 94 metri, seconda per altezza
soltanto alla cupola del Duomo.
L'architettura volutamente sobria e poderosa vuole comunicare i valori di
giustizia e solidità del governo repubblicano, per il quale fu costruito, ma il Palazzo non smise di rappresentare un
simbolo importante anche per i governi successivi.
Nel 1504 Palazzo Vecchio ha ospitato una delle più celebri dispute della nostra storia artistica. Pier Soderini,
l'illuminato Gonfaloniere della Repubblica insediatasi dopo la cacciata dei Medici, chiama a confronto i due
maggiori artisti fiorentini del tempo: Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti.
Si trattava di affrescare due pareti della Sala del Consiglio con due episodi fondamentali nell'affermazione della
città, la battaglia di Anghiari, contro i senesi, e quella di Cascina, contro i pisani. Leonardo da Vinci è incaricato
della prima, Michelangelo della seconda. Ma, mentre nella Battaglia di Anghiari Leonardo sperimentò una tecnica
innovativa che non ebbe successo e che costrinse l'artista a interrompere il lavoro, mentre la Battaglia di Cascina
non fu nemmeno eseguita. Dell'evento, trasformatosi in una vera e propria sfida tra questi due 'giganti' del
Rinascimento, rimane traccia nelle cronache dei contemporanei, che fanno emergere la profonda incompatibilità di
carattere oltre che professionale tra i due e rimangono le copie dei cartoni preparatori, realizzate da importanti
artisti e oggi uniche testimonianze di questi due perduti capolavori.