Guide agli itinerari più belli d'Italia Bologna - Dic. 2013 | Page 13
Fontana del Nettuno
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fontane,monumenti,bologna
44.49424°N , 11.34267°E
La statua del Nettuno, detta 'il Gigante' (al Żigànt in dialetto bolognese) per
via delle sue dimensioni, nacque nel 1566, come recita una iscrizione ai piedi
della fontana, 'a servizio del popolo', cioè con il compito di abbellire piazza
Maggiore, come tappa di un percorso che dall'Archiginnasio arrivava al
palazzo del Comune. A volerla fu il cardinale Carlo Borromeo, che volle
risistemare l'area di Piazza Maggiore. Doveva simboleggiare il felice
governo di papa Pio IV, zio materno di Borromeo, appena eletto.
Per realizzare l'impresa venne chiamato un giovane fiammingo, Jean de Boulogne da Douai, detto il Giambologna,
ansioso di rifarsi dopo una sconfitta al concorso per la Fontana del Nettuno di Piazza della Signoria a Firenze.
Per realizzare la fontana fu abbattuto un intero isolato e la spesa fu divisa tra le case e le botteghe vicine. La
statua del dio Nettuno venne collocata esattamente nel punto in cui il cardo e il decumano, le vie principali della
città romana, si incrociavano. Per portare l'acqua alla fontana furono sfruttate un'antica cisterna sotterranea e una
Fonte sotto a un convento e l'acqua fu convogliata verso la piazza.
La fontana divenne subito il centro di attrazione per venditori di ortaggi, lavandai e artigiani, proprio a due passi
dal cuore politico della città, tanto che poco dopo fu necessario un bando che puniva con 50 frustate donne e
bambini che la usassero come lavatoio, mentre per gli uomini scattava la punizione dei 'tre tratti di corda'.
Si racconta che il Giambologna volesse realizzare il Nettuno con i genitali più grandi, ma naturalmente incontrò il
divieto della Chiesa. Lo scultore però non si arrese: infatti disegnò la statua in maniera che da una particolare
angolazione, il pollice della mano sinistra tesa sembrasse spuntare direttamente dal bassoventre, simile a un pene
eretto. A detta dei pr elati, le donne di Bologna erano così turbate alla vista del Nettuno che la Chiesa dovette
mettere dei pantaloni di bronzo alla statua. In realtà tutto il complesso della fontana ha una forte valenza erotica:
basta osservare le prosperose ninfe intorno che spruzzano acqua proprio dalle mammelle.
Un noto rito scaramantico vuole che per superare un importante esame gli studenti debbano girare due volte in
senso antiorario attorno alla fontana, proprio come il Giambologna, che mentre rifletteva su come realizzare il
Nettuno dando inizio alla sua fortuna e al suo riscatto dalla 'sconfitta di Firenze', aveva continuato a girare attorno
alla base. E la fortuna non mancò, dato che anche il tridente che il dio tiene in mano è diventato uno dei simboli
più noti al mondo: quello della Maserati, la casa automobilistica fondata proprio a Bologna.