Giorgio Bartolucci Età : 45 anni Ristorante Atelier 28 coperti Bistrot dell ’ hotel Eurossola 50-60 coperti Domodossola ( VB )
STORIA DI COPERTINA
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GIORGIO BARTOLUCCI , CHEF E PROPRIETARIO DEL RISTO- RANTE ATELIER DELL ’ HOTEL EUROSSOLA DI DOMODOSSO- LA , PRIMA STELLA MICHELIN DELLA VAL D ’ OSSOLA , viene da
una famiglia di albergatori e ristoratori . Si è formato in strutture alberghiere blasonate e classiche , come il Cala di Volpe in Sardegna o il Palace di Saint Moritz , fino all ’ incontro con Elio Sironi . « Elio ha cambiato il mio modo di intendere la cucina . Era amico di Ferran Adrià , la sua cucina già allora era avanti anni luce , ti apriva davvero la mente » – racconta Giorgio . Grazie ai suoi consigli il giovane Bartolucci va a completare la sua formazione in Francia , alla corte della Nouvelle Cuisine , a imparare professionalità , costanza , regolarità , per poter sviluppare lettura e filosofia personali . Torna alla sua Domodossola , cittadina medievale al confine tra Italia e Svizzera , per occuparsi del ristorante dell ’ albergo di famiglia . « Domodossola è al centro di sette valli alpine , ognuna con la sua peculiarità . La cucina ossolana è una cucina di montagna , fatta con prodotti straordinari , spesso frutto di grandissimi sacrifici . Dietro un grande formaggio o un salume di qualità ci sono produttori che hanno scelto una vita non facile , magari solitaria e sempre senza orari » – spiega Bartoletti . Secondo lo chef occorre dare valore e supporto concreto ai giovani che in montagna lavorano , nella speranza che i mestieri artigianali non vadano a scomparire del tutto . « A me piace essere ambasciatore dei prodotti del mio territorio – confida Giorgio Bartoletti . La polenta di Beura , le patate viola della Valle Anzasca , il prosciutto della Valle Vigezzo , lo zola di Anzola sono spesso miei compagni quando faccio eventi in giro per l ’ Italia . Per esempio nel 2015 all ’ Expo di Milano il mio arancino di polenta di Beura ripieno di gorgonzola di Anzola , servito con funghi porcini di montagna è piaciuto molto e ha avuto un grande richiamo mediatico , facendo conoscere l ’ Ossola e il sottoscritto ». La cucina di Giorgio Bartoletti mescola ricette di famiglia , prodotti del territorio e tecniche internazionali . « Mi piace giocare con gli abbinamenti tra i prodotti ossolani meno conosciuti e quelli ‘ ricchi ’ e molto
GIORGIO BARTOLUCCI
La mia cucina è come uno zaino in spalla che porta i prodotti ossolani in giro per il mondo
noti per creare piatti personali e innovativi che strizzano l ’ occhio alla tradizione » - spiega lo chef . Atelier , il ristorante gastronomico di Giorgio Bartoletti offre una carta ricca e due menu degustazione , di cui uno vegetariano . « La carta per noi è fondamentale : abbiamo molti clienti abituali che non tornerebbero se offrissimo solamente la degustazione e cambia completamente a ogni stagione . C ’ è però un piatto che non può mai mancare , anche se declinato in modi diversi : gli gnocchi all ’ ossolana con farina di castagne che ha inventato mio padre e sono ormai un simbolo della Val d ’ Ossola . Nel menu del bistrot li propongo proprio come li faceva papà , mentre nel ristorante gastronomico sono diventati quasi dei ravioli con un fondente di zucca , serviti con brodo di spugnole , quenelle di zucca e cognac e crumble ai funghi porcini » – racconta Bartoletti . Le radici , insomma , lungi dall ’ essere un vincolo , sono la base da cui partire per esprimere la propria personale creatività . Anche in montagna .