GRANDE CUCINA 02-2023 | Page 4

EDITORIAL NOTE

CHE FINE HA FATTO

IL FINE DINING ?

Alcuni sostengono che il fine dining sia finito . Altri , invece , che stia rinascendo a nuova vita e che stia solo acquisendo un respiro diverso . Insomma , esiste davvero una crisi del fine dining ? E perché ci poniamo questa domanda proprio in un momento di rinascita per la ristorazione ? Io penso che il fine dining non abbia fatto il suo tempo , come da più parti si sente gridare a gran voce , ma si stia evolvendo e stia cambiando forma e talvolta veste , anche e grazie soprattutto ai giovani . Penso si stia liberando dal lusso eccessivo e da elementi troppo concettuali , che si stia puntando a una maggiore concretezza , a un ’ alta cucina solida , più riconoscibile , senza tuttavia dimenticare ricerca , sperimentazione e uso di tecniche classiche e raffinate . ph . Roberto Covi
Una cucina fatta di grandi ambizioni che convivono con l ’ alto artigianato . Certo , le problematiche che affliggono tutto il settore non spariscono , sappiamo bene quanto il tema del personale sia sempre più un punto dolente , perché senza persone non c ’ è futuro . E non va certo dimenticato che la ristorazione insieme al turismo sono il nostro biglietto da visita . Quindi , va protetta e valorizzata . Proprio la valorizzazione è un tema che ci sta particolarmente a cuore , ecco perché abbiamo voluto rilanciare una seconda edizione del nostro Talent Prize . Il riconoscimento da noi ideato per dare risalto ai giovani chef che si distinguono per innovazione , creatività , sostenibilità e promozione del made in Italy , si presenta con una veste nuova . L ’ obiettivo non cambia , la prestigiosa giuria è a caccia di giovani professionisti , con l ’ intento di valorizzarli e supportarli . Abbiamo grande bisogno del capitale umano che giorno dopo giorno si confronta e si scontra con il settore e con il mondo del lavoro . Puntiamo su giovani che hanno voglia di crescere e riscoprire la cucina come cultura , quella fatta anche di grandi maestri a cui ispirarsi . Per questo sul nostro giornale continuiamo a raccontare i mentori , spesso tanto determinanti nelle carriere dei giovani , su questo numero è il turno di Enrico Bartolini intervistato da Gianluca Biscalchin . Ci piace ancora sottolineare che il futuro della ristorazione è valorizzare i dipendenti rendendo questo lavoro sempre più attrattivo e sensibile ai temi dell ’ inclusione e della sostenibilità sia dal punto di vista economico che umano . Del resto , l ’ alta cucina e la ristorazione tutta rappresentano quell ’ Italia che resiste e vuole farcela , puntando su due cardini : la qualità e il gioco di squadra . E , quindi , per tornare alla nostra domanda iniziale : lunga vita al fine dining purché non sia una scatola vuota , purché sia guidato da un ’ idea , purché si dia risalto alle materie prime e al capitale umano , e purché il cliente sia sempre al centro di tutto e si cucini e si lavori per la sua gioia .
Buona lettura . Federico Lorefice