GRANDE CUCINA 01-2022 | Page 90

IL SOGNO AMERICANO DI RICCARDO ORFINO

di Stefano Vegliani
DA MILANO A NEW YORK , LO CHEF RACCONTA LA SUA ESPE- RIENZA NELLA GRANDE MELA , L ’ INCONTRO CON EMANUELE NIGRO E IL LOCALE , ANZI I LOCALI , DI SUCCESSO - OSTERIA 57 E ALICE - OGGI CONSIDERATI TRA I PIÙ IN VOGA NELLA CITTÀ

N

ON CI SONO PIÙ LA VA- LIGIA DI CARTONE legata con lo spago e la quarantena a Ellis Island . Non si viaggia più sul piroscafo in terza classe come canta De Gregori e non bastano certo le cento lire della mamma che chiedevano cantando le mondine . Ma il sogno americano vive ancora . A volte si realizza . Oggi per poter lavorare negli Stati Uniti ci vuole un “ invito ” o come dicono gli americani uno “ sponsor ”. Insomma qualcuno che ti assuma per ottenere il visto di lavoro .
Così è successo a Riccardo Orfino , 36 anni . Un giorno Nicola Farinetti , come tanti gourmet milanesi intrigato dalla cucina semplice del Bistrot Lady Bu in piazza Wagner , gli ha chiesto se fosse interessato ad andare a lavorare nella Grande Mela dove stava prendendo forma il nuovo store di Eataly . Eataly Downtown in uno dei nuovi palazzi del Financial District post 11 settembre 2001 . Un luogo suggestivo e iconico allo stesso tempo : dalle vetrate sul lato ovest si vedono le famose fontane realizzate dove c ’ erano le fondamenta delle Torri Gemelle .
« Io credo nel Karma » ci racconta Orfino « poter andare negli Stati Uniti era un desiderio che coltivavo da tempo e all ’ improvviso mi sono trovato seduto su un volo per New York . Tutti noi siamo accompagnati da un destino , poi magari ci vuole anche un po ’ di culo . Io l ’ ho avuto ». E così all ’ inizio del 2015 si è trasferito con la moglie Marianna Gigante in un luminoso appartamento di Williamsburg . Riccardo è stato chef di cucina del ristorante “ Osteria della Pace ” uno dei tre all ’ interno del nuovo Eataly Downtown . Esperienza fondamentale