« Il talento , quando c ’ è , prima o poi emerge . È un qualcosa in più che si può certamente coltivare , che può migliorare . Solo così si può lavorare in un settore sempre più competitivo , fatto di sacrifici . Il rischio è altrimenti quello di perdersi nella superficie della professione di chef . Certamente avere qualcuno che crede in te e che ti dà il giusto contesto in cui esprimerti è un grande aiuto »
Eugenio Boer , chef Bu : r di Eugenio Boer
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STORIA DI COPERTINA
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« Trovo che il talento sia una dote innata nelle persone . È vero , una parte del talento può e deve essere coltivata attraverso cultura , disciplina , educazione , rispetto . Ma fondamentalmente il talento è correlato all ’ attitudine e al piacere di fare una cosa . Solitamente chi scopre il talento deve possedere un ’ innata capacità di ascolto . Portare avanti una cucina con comandi militareschi , senza essere in grado di mettersi in discussione , spesso fa sì che poi si rimanga da soli . È solo ascoltando , condividendo e dando alle persone la possibilità di esprimersi , che salterà agli occhi attenti il vero talento »
Cesare Battisti , chef Ratanà
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« È indubbio che si nasce con il talento ; il talento è qualcosa che fa parte di te , dei tuoi geni . È altrettanto noto però che se non lo si coltiva , il talento non cresce o , peggio ancora , non si sa nemmeno di averlo » ph . Mou Mou
Alessandra Mion , Manager pasticceria Knam e Frau Knam
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« Individuare il talento talvolta è una scommessa , è come la costruzione di un piatto : devi immaginarti il piatto finito partendo solo da un primo ingrediente . Sono diversi gli aspetti che mi colpiscono in una persona : la postura , come utilizza le mani , se ha capacità di critica e autocritica , la capacità di recepire l ’ ordine , che significa anche saper comandare . A tutto questo aggiungere la “ fame ” di arrivare , che non deve mai mancare »
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Roberto Carcangiu , chef e direttore didattico Congusto Gourmet Institute