Gli Speciali di Tecnologie Meccaniche REPORTAGE EM0 2019 | Page 35
R
eportage
da poche centinaia di pezzi fino a diversi
milioni; grazie a un concetto brevettato
consente la veloce riconfigurazione della
macchina per permettere la produzione
di particolari che non erano stati previsti
al momento della decisione d’acquisto. In
questo modo il cliente assicura il suo in-
vestimento.
Tra i settori più sensibili a questo concet-
to di flessibilità e riconfigurabilità vedia-
mo l’automotive, settore caratterizzato
da una rapida variabilità dei modelli sul
mercato che necessitano di particolari
ogni volta con caratteristiche diverse tra
solo, e l’industria pneumatica.
A livello dimensionale, Mikron è da sem-
pre specializzata nella realizzazione di
macchine per la lavorazione di pezzi da 20
mm per 60 mm di lunghezza. Negli anni
ha poi costruito macchine per la lavora-
zione di pezzi di cubo 100 mm e ora, con
la nuova Mikron 6x6, si spinge fino a pezzi
di dimensione 300 mm».
Abbiamo continuato il nostro percorso in
EMO per scoprire le tendenze tecnologi-
che in atto. Ne abbiamo parlato con Vitto-
rio Bersi di C.B. Ferrari.
«Produttività, flessibilità e qualità sono le
tre parole d’ordine della clientela e quindi
la soluzione multitasking è quella mag-
giormente richiesta perché riesce a ri-
spondere a queste tre esigenze.
C.B. Ferrari risponde a queste richieste
con un nuovo prodotto, la A 236, presen- tata ufficialmente in EMO, che raccoglie
l’esperienza più che ventennale della se-
rie A di C.B. Ferrari aggiungendo le lavo-
razioni di tornitura e installando il nuovo
Sinumerik One di Siemens. Il CNC della
casa tedesca dà la possibilità di realizza-
www.techmec.it Dicembre 2019
re un gemello digitale della macchina per
potere virtualizzare e di conseguenza ot-
timizzare il processo.
L’A 236 è molto flessibile e, nell’ambito
delle sue corse di lavoro, è in grado di re-
alizzare qualsiasi tipologia di pezzo che
richieda lavorazioni di fresatura e torni-
tura. Si rivolge quindi al mondo della pro-
duzione in generale, degli utensili, del me-
dicale e per i pezzi più complessi risponde
alle esigenze dell'aerospaziale, settore nel
quale C.B. Ferrari ha una notevole espe-
rienza. La macchina può essere equipag-
giata sul lato sinistro, con un caricatore di
barre, mentre sul lato destro può essere
installato un sistema automatico di carico
e scarico dei pezzi. Da sottolineare che la
macchina nasce anche con la possibilità
di essere inserita nelle celle di lavorazione
ed è strutturata per tutto ciò che attiene
Industria 4.0. I materiali lavorabili sono
Inconel, alluminio, acciaio, titanio, quin-
di una vasta gamma di materiali, anche
quelli più tenaci e difficili da lavorare. La
A 236 è stata concepita per essere ergono-
mica e facilmente riattrezzabile, sposan-
do la filosofia di facile accessibilità tipica
dei prodotti di C.B. Ferrari».
Interessanti indicazioni su dove si sta in-
dirizzando il comparto dell’asportazione
giungono da Davide e Dario Capellini, del-
la Capellini.
«Nel mondo dell’asportazione le tendenze
che notiamo sono rivolte principalmente
verso l’attuazione dei concetti di Indu-
stria 4.0 e soprattutto verso la massimiz-
zazione della capacità di asportazione del
materiale, tendenza quest’ultima molto
forte nel settore aeronautico. In ambito
materiali dopo anni nei quali imperver-
sava il titanio, sta tornando l’interesse
alla lavorazione delle leghe di alluminio e
di conseguenza sono ritornate d’interes-
se le lavorazioni ad alta velocità. Questo
è dimostrato dalla crescita delle richieste
di mandrini sempre più veloci e con alta
potenza. In particolare, in EMO abbiamo
In alto: Boris Sciaroni di
Mikron
A sinistra: Vittorio Bersi di
C.B. Ferrari
33