Giornalino di Istituto 2013 | Page 6

La nostra Africa “ Loro eccellenze i Signori membri e responsabili dell’ Europa abbiamo l’onorevole piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dello scopo del nostro viaggio e della sofferenza di noi bambini e giovani dell’Africa. Ma prima di tutto vi presentiamo i nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi, a tale fine, siate il nostro sostegno e il nostro aiuto, siatelo per noi in Africa, voi ai quali bisogna chiedere soccorso: ve ne supplichiamo per l’amore del vostro bel continente, per il vostro sentimento verso i vostri popoli, le vostre famiglie e soprattutto per l’amore verso i vostri figli, che voi amate come la vita. Inoltre per l’amore e la timidezza del nostro creatore Dio onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze , la ricchezza e il potere per costruire e organizzare bene il vostro continente e farlo diventare il più bello e ammirevole fra gli altri. Signori, membri e responsabili dell’Europa, è alla vostra solidarietà e gentilezza che noi gridiamo aiuto in Africa. Aiutateci, soffriamo enormemente in Africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e i bambini non hanno diritti. A livello di problemi abbiamo: la guerra, la malattia, il cibo, ecc.; quanto ai diritti dei bambini in Africa, e soprattutto in Guinea, abbiamo molte scuole con una mancanza di istruzione e di insegnamento, salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione e un buon insegnamento, ma ci vogliono molti soldi, e i nostri genitori sono poveri. E poi non abbiamo scuole di sport come il calcio, di basket, il tennis, ecc.. Dunque in questo caso noi africani, e soprattutto noi bambini e giovani africani, vi chiediamo di fare una grande organizzazione utile per l’Africa perché progredisca. Dunque se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita è perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa. Ciononostante noi vogliamo studiare e noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi in Africa infine: vi supplichiamo di scusarci moltissimo di avere osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui noi dobbiamo molto rispetto e non di- menticate che è con voi che noi dobbiamo lamentare la debolezza della nostra forza in Africa.” Yaguìne e Fodè. Questa lettera era nella tasca di uno dei due ragazzini di 14 e 15 anni trovati morti assiderati perché nascostisi nel vano del carrello del Boeing 474 diretto a Bruxelles, partiti dalla loro Guinea alla ricerca di un futuro migliore. PAGINA 6