Giornalino di Istituto 2013 | Page 25

Giornata della legalità per non dimenticare Ricordare (re-cordis, riportare al cuore) significa richiamare alla mente ed al cuore avvenimenti del passato, ritrovare e ripercorrere le emozioni che il tempo ha depositato. Ma ciò che non si è vissuto non si può ricordare. Così la memoria degli eventi passati e delle grandi figure, è qualcosa che va costruito e ricordare le vittime della mafia e di tutti coloro che hanno sacrificato la vita, nel rispetto della libertà e della giustizia, è un nostro dovere. “… ma, il ricordo diventa un’offesa se non è seguito da un’attenta riflessione e da un conseguente agire quotidiano basato sul rispetto delle regole e l’esercizio di una cittadinanza attiva, che non significa solo condividere uno spazio geografico, ma anche etico e culturale. Essere cittadini attivi, infatti, vuol dire appartenere alla comunità, responsabili della sua crescita o regresso. Il valore civile di una comunità si misura dalla responsabilità con cui si esercitano i diritti e i doveri che sono la base della democrazia e del nostro vivere quotidiano. “ Con queste parole la prof.ssa Giuseppina Ignaccolo ha dato inizio alla “Giornata della legalità” che si è tenuta anche quest’anno, come tutti gli anni, al cinema Politeama in collaborazione con le Associazioni Antiracket provinciali, le Forze dell’Ordine territoriali e le scuole di ogni ordine e grado di Pachino. Una giornata per “non dimenticare” la strage di Capaci del 23 maggio 1992, dove persero la vita il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. L’iniziativa, organizzata dall’ APAC (Associazione Pachinese AntiCrimine) ha visto tra i vari interventi quello del Prefetto di Siracusa, dott. Armando Gradone, che ha risposto in diretta ad alcune domande dei nostri studenti. Molto applauditi anche i contributi del presidente della Provincia N. Bono, del sostituto procuratore A. Nicastro, del commissario di P.S. di Pachino dott. P. Arena. Toccante, infine, il saluto all’ormai ex presidente Leo Gullotta dell’APAC che ha profuso sempre un encomiabile impegno nel portare avanti ogni iniziativa dell’associazione. Ma un ringraziamento speciale va agli studenti che hanno riempito di “bellezza” il salone del Politeama, incitando tutti a non rinunciare mai ai propri sogni, specialmente in un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo. Come osservava il nuovo dirigente dell’APAC Francesco Lao : “ …è la stessa bellezza che troviamo nelle profonde parole di Peppino Impastato, il giornalista assassinato dalla mafia nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978,”: “ E’ per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore .” Con ammirazione e con la speranza di una politica migliore. Pascazi Gabriele V B ITIS PAGINA 25