La "voce" dell'emozione
Ammirare
un tramonto
in riva al mare, cullati dal
soave rumore delle onde.
Indescrivibile. E anche
romantico. Ma cosa significa "romantico"? Pazzia.
Sì, pazzia. Romantico è
chi è superiore alla massa,
chi si alza sopra il livello
del'uomo medio. Essere
romantici significa aver
un animo predisposto
all'infinito, che non è cosa
comune. Significa essere
eroi. Anzi, super-uomini,
che continuano a combattere titanicamente, senza
mai arrendersi, esaltandosi tanto più quanto si sa
che si è destinati a fallire.
Essere romantici significa
essere vittime, vittime di
un sistema e di un tempo
che non capisce, che
pensa solo all'ora e
al qui, senza alcun
"forte sentire". Che
cosa terribile non
essere compresi...
Ma paradossalmente
è questo ciò che dà
forza, quello che
sprona a vivere il
domani.
E quindi l'amletica
scelta: rinunciare ad
essere se stessi ed
uniformarsi alla massa o
restare dei geni e vivere
isolati? Il vero romantico
sceglie di essere se stesso,
l'uomo eccezionale, insofferente del mondo che non
lo accoglie e che lo addita
come "diverso".
Uccidersi perché non c'è
più nulla per cui vale la
pena vivere. Che gesto sublime e ammirabile!
Rifiutare il bene più alto,
più alto perché oramai è
solo uno schermo in cui si
susseguono facce ed eventi
senza alcun valore. Altro
che razionale. "Senza cuore saremmo solo macchine!" declamava W. Shakespeare in "Romeo e Giulietta". Cos'è un uomo che
non prova emozioni, che
non ha alcuna ambizione
se non quella di arricchirsi? E' solo un oggetto. Come può la ragione spiegare
la brama per l'irrazionale,
l'astratto, l'infinito? Semplicemente non può. Non
si può descrivere matematicamente né la bellezza né
l'amore.
Il romantico è un artista.
L'unico modo che ha di
esprimersi appieno è l'arte.
Riversando le proprie
gioie, angosce, paure, frustrazioni su un pezzo di
tela o in uno spartito. Estremamente arduo a farsi.
Ma anche da capire. Solo
un animo romantico si
commuoverà ascoltando la
pura poesia dei "Notturni"
di F. Chopin.
Il romantico non è figlio
del suo tempo. E' come un
lago nel deserto. Un lago
di emozioni in un deserto
di anime vuote.
Gaetano Quattrocchi
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