Giornalino 2012 | Page 3

Una esperienza di vita e di cultura !
Giovani d ’ oggi , grandi ma “ piccoli ” Settembre
3

Una esperienza di vita e di cultura !

continua da pag . 1

Occorreva allora sottoporsi ad una

selezione operata sulla base di alcuni requisiti posseduti . Ciò ci tenne in uno stato di grande “ suspence ”, ma , alla fine , quando vennero pubblicate le graduatorie , la nostra ansia si tramutò in felicità . Eravamo certe che vivere un ’ esperienza educativa presso la Eac Language School di Edimburgo avrebbe avuto su di noi l ’ effetto di una vera << scossa >> culturale e umana . Il 16 settembre , quando giunse il tanto atteso giorno , tutti i partecipanti , puntuali , ci ritrovammo all ’ aeroporto di Catania . Emozioni contrastanti agitavano il nostro cuore : da un lato il desiderio di avventurarci in un nuovo mondo , a noi sconosciuto ; dall ’ altro un forte senso di malinconia , perché consapevoli che per tre settimane saremmo state lontane dai nostri affetti . Il viaggio alla volta di Londra , dove bisognò fare scalo prima di ripartire per Edimburgo , fu piacevole ed entusiasmante . Un po ’ faticosa la lunga attesa prima di ripartire . Ci sentivamo un po ’ fiaccate nel corpo , ma l ’ entusiasmo era sempre lo stesso . Giunte a destinazione fummo accolte da un tutor , un tipico ragazzo scozzese dai capelli rossi , con gli occhi azzurri , la pelle chiara e due grosse guanciotte rosa . In breve tempo egli riuscì a conquistarsi la nostra simpatia e ci trattò sempre con pazienza e con tanta dolcezza . I giorni che seguirono ci videro impegnate a frequentare la scuola presso il Jawel and Esk College che via via ci consentiva di realizzare un discreto arricchimento linguistico . Anche l ’ incontro con la bellezza della città ( e dintorni , Glasgow , Stirling e San Andrew ) e con la cultura che vive nei suoi castelli e palazzi medievali è rimasto indelebile nella nostra mente . Intanto , però , i giorni trascorrevano velocemente e il solo pensiero di dover dire presto addio a tanta spensieratezza e a tanta bellezza ci rendeva un po ’ tristi e di cattivo umore . Cercavamo comunque , nei momenti di svago , di divertirci al meglio , soprattutto in quei pomeriggi in cui nella fantastica piazza della città si ballava e si cantava . Il giorno della partenza salutammo con grande commozione il bravissimo professore David che aveva rappresentato per noi una valida guida e che ci aveva sostenute ed incoraggiate ad affrontare l ’ esame finale che certificasse la preparazione conseguita . Pur se la nostra competenza linguistica
non è ancora impeccabile , l ’ entusiasmo che ci portiamo dentro ci spinge a guardare lontano e a sperare in una nuova vacanza studio ad Edimburgo .

Giovani d ’ oggi , grandi ma “ piccoli ” Settembre

“ Mamma , papà , non sono

abbastanza adulto per vivere da solo ” sembra questa la frase più comunemente usata dai trentenni , che nonostante l ’ età non si considerano pronti ad avere una propria famiglia . “ L ’ età giovanile può essere considerata una fase transitoria che segna progressivamente l ’ abbandono dei ruoli tipici dell ’ adolescenza e la contemporanea assunzione delle competenze dell ’ età adul- ta ”, afferma un ’ indagine dell ’ IARD - istituto attivo sul fronte della ricerca sui processi culturali ed educativi - , ma i neoadulti non riescono a raggiungere gli ultimi due obiettivi per arrivare al livello successivo : essere indipendenti economicamente e iniziare a costruire una nuova famiglia . I genitori si rivolgono infatti agli ormai grandicelli figli con la scontata e abituale frase : “ Questa casa non è un albergo ”, perché non solo prolungano la permanenza nel “ nido ”, ma si comportano come quando erano bambini , non collaborando in famiglia , pensando piuttosto a rinchiudersi in un mondo virtuale tutto loro . Il rapporto figli-genitori non è per niente cambiato nel tempo , tant ’ è vero che i genitori sentono più i loro figli al telefono , quelle poche volte che rispondono , che a casa . Altre indagini dell ’ IARD dicono che lo status di adulto viene raggiunto a partire dai 30 anni . Ma tutto questo ritardo a cosa è dovuto ? Alcuni sostengono che la causa sia lo studio , altri la crisi che in parte impaurisce i giovani perché non vedono un futuro , altri pensano che invece non riescono ad accettare di essere cresciuti , ma questo non li giustifica . E allora ? Mettetevi al lavoro e lasciate tranquilli mamma e papà , ormai siete adulti !
Cristina Barone II B Liceo Scientifico
Oggi è una bella giornata di sole , ma io come sempre non riesco a trovar le parole per dire ciò che vorrebbe dire il mio cuore . Il vento che proviene dalla finestra sfiora i miei pensieri meno di domani , più di ieri , pensieri leggeri , leggeri pensieri . Venticello autunnale che con un soffio mi fa tornare alla vita normale . I fiori hanno perso i colori , gli odori , i sapori , ma i pensieri sono rimasti quelli di ieri . Ad un tratto un rumore dal cielo , alzo gli occhi e vedo nero , quel bel sole che c ’ era stamani non posso più toccarlo con le mani . Grazie al destino splendido e crudele , ho capito che tutto ciò è normale e son qui ad aspettare di vedere questo bel sole tramontare . Ilaria Borgh - Federica Difede
IV E Socio Psico Pedagogico