Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 4
4 EDITORIALE
DANIELE BONALUMI
Resilienza industriale: tra instabilità globale e continuità elettrica
M entre l’ industria europea lavora per rafforzare i propri standard tecnici e operativi, uno scenario esterno instabile torna a porre interrogativi sulla reale tenuta del nostro sistema produttivo. La recente imposizione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti – che colpiscono acciaio, alluminio e macchinari europei – ha innescato un effetto domino che coinvolge forniture, costi e competitività. L’ Unione Europea ha già annunciato contromisure per un controvalore di 26 miliardi di euro. Una risposta che, pur necessaria, rischia di amplificare le incertezze per molte realtà manifatturiere. Questo contesto rende evidente come la resilienza non possa più essere solo un concetto legato alle grandi crisi energetiche o agli eventi straordinari. Oggi è un requisito quotidiano, legato alla capacità degli impianti industriali di funzionare senza interruzioni, assorbire le sollecitazioni della rete, integrarsi con le fonti rinnovabili e rispettare standard sempre più stringenti. La qualità dell’ alimentazione elettrica – di cui parliamo in questo numero – è un tassello chiave in questa transizione. Le Norme CEI 0-21 e CEI EN 50160, aggiornate di recente, forniscono le coordinate tecniche per progettare impianti in grado di convivere con disturbi, fluttuazioni, armoniche e squilibri, tutti fenomeni sempre più frequenti in un’ industria elettrificata, digitalizzata e interconnessa. Le stesse imprese, per accedere agli indennizzi automatici in caso di interruzioni, devono ora dimostrare la piena adeguatezza degli impianti, adottando protezioni selettive e dichiarazioni formali di conformità. In parallelo, l’ evoluzione dei processi – basti pensare alla robotica, al motion control e all’ AI industriale che sarà al centro di SPS Italia 2025 – richiede una continuità dell’ alimentazione che non è più opzionale. La progettazione diventa così una leva strategica per mitigare i rischi esterni: che si tratti di tensioni geopolitiche o sovraccarichi elettrici, la risposta passa da impianti sicuri, normativamente allineati e tecnicamente evoluti. Non possiamo controllare i mercati internazionali, ma possiamo migliorare la nostra capacità di risposta. E oggi questa capacità passa, anche e soprattutto, da una qualità elettrica progettata per durare. daniele. bonalumi @ dbinformation. it www. nt24. it