Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 24

Il Rifugio Parafulmine è stato teatro di un’ importante sfida legata alla protezione contro le scariche atmosferiche. Un’ analisi e un intervento mirato hanno permesso di risolvere i danni causati dai fulmini grazie a un sistema avanzato di scaricatori di sovratensioni
PROTEZIONE TOTALE CONTRO I FULMINI. L’ INTERVENTO HA GARANTITO SICUREZZA CONTINUA ALLE APPARECCHIATURE DEL RIFUGIO, NONOSTANTE LA ZONA AD ALTA ATTIVITÀ CERAUNICA www. nt24. it

24 CASE HISTORY I SPD

Protezione fulmini per un rifugio

Il Rifugio Parafulmine è stato teatro di un’ importante sfida legata alla protezione contro le scariche atmosferiche. Un’ analisi e un intervento mirato hanno permesso di risolvere i danni causati dai fulmini grazie a un sistema avanzato di scaricatori di sovratensioni

Il Rifugio Parafulmine, situato a 1.536 metri di altezza in provincia di Bergamo, è uno dei punti di riferimento per gli amanti della montagna. Recuperato nel 1999 dalla Comunità Montana Val Seriana, offre un suggestivo panorama sulle Orobie e rappresenta un punto d’ appoggio strategico per gli escursionisti, raggiungibile tutto l’ anno. Il nome stesso del rifugio, Parafülmen, deriva dal dialetto locale e richiama la sua peculiarità: la protezione contro le scariche atmosferiche. La zona, con una densità di fulmini Ng = 5,11, presenta un’ elevata probabilità di essere colpita da fulmini. Ng rappresenta il numero di fulmini al suolo per anno per km ², ed è uno dei para- metri chiave nella redazione del documento di protezione contro le scariche atmosferiche, che analizza i rischi e le necessità strutturali di un impianto. La valutazione del rischio prende in considerazione non solo la densità dei fulmini, ma anche caratteristiche della struttura, degli impianti e delle apparecchiature presenti. Più elevato è l’ Ng, maggiore il rischio di danni. Fin dal suo avvio, il rifugio è stato dotato di un impianto di protezione contro i fulmini( LPS), sia esterno che interno. Nonostante ciò, i primi anni di attività hanno visto numerosi danni alle apparecchiature elettriche, causati dalle scariche atmosferiche.

L’ intervento per risolvere i danni
Nel 2015, i gestori del rifugio si sono rivolti agli esperti di Zotup, rinomati per la loro specializzazione, per risolvere i problemi legati alle sovratensioni. L’ analisi ha confermato che la protezione( LPS esterno) era adeguata per salvaguardare la struttura e per prevenire rischi per le persone, ma la protezione( LPS interno) risultava insufficiente. È stata quindi decisa una revisione radicale dell’ impianto, sostituendo gli scaricatori di sovratensioni. Il rifugio è costituito da due strutture intercomunicanti: il corpo principale e un locale tecnico esterno. L’ impianto elettrico è a isola e alimentato da un impianto fotovoltaico. All’ interno del locale tecnico sono installate batterie di accumulo, un regolatore di carica e due inverter, supportati da un generatore in caso di necessità. Le linee di alimentazione sono separate e forniscono sia corrente continua( 24 V d. c.) che alternata( 230 V a. c.) a diverse utenze.
Rifacimento completo del sistema di protezione
Tra la fine del 2015 e l’ inizio del 2016, è stato eseguito un rifacimento completo della protezione interna, con la sostituzione di tutti gli SPD esistenti e il dimensionamento di quelli nuovi per garantire una protezione efficace contro le scariche dirette e indirette, tenendo conto delle caratteristiche particolari delle apparecchiature presenti nel rifugio.
PROTEZIONE TOTALE CONTRO I FULMINI. L’ INTERVENTO HA GARANTITO SICUREZZA CONTINUA ALLE APPARECCHIATURE DEL RIFUGIO, NONOSTANTE LA ZONA AD ALTA ATTIVITÀ CERAUNICA www. nt24. it