GIE Luglio/Agosto 2022 | Page 52

LA TECNOLOGIA , SE CORRETTAMENTE UTILIZZATA , PUÒ TRASFORMARE UNA CASA-PRIGIONE IN UNA CASA SOLIDALE E GARANTIRE QUELL ’ AUTOSUFFICIENZA , CARDINE DELL ’ INCLUSIONE SOCIALE solidale , in grado di estendere anche a lungo quell ’ autosufficienza che è uno dei pilastri della qualità della vita e il cardine dell ’ inclusione sociale .
52 VETRINA OSPEDALI E LOCALI MEDICI

Domotica : strumento di inclusione sociale

A cura di Vimar

U na delle sei missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza riguarda l ’ inclusione sociale per la quale sono stati destinati quasi 20 miliardi di euro , ovvero il 10 % dell ’ intero piano . Inclusione sociale significa , anzitutto , superamento di quelle barriere che escludono il singolo , o un gruppo sociale , dall ’ opportunità di svolgere una vita normale . Un aspetto peculiare di questo fenomeno passa anche sotto il termine “ disabilità ”. Per molto tempo si è ritenuto che la disabilità fosse un problema di una minoranza sfortunata , ma è un concetto ormai ampiamente superato dalla considerazione che vari livelli di disabilità – limitati nel tempo o meno – riguardino normalmente tutta la popolazione . Si è momentaneamente disabili quando si ha un incidente , per esempio , che limita i nostri spostamenti ; ma si diventa progressivamente disabili con l ’ avanzare dell ’ età , e questo riguarda contemporaneamente una fetta rilevante di cittadini , il cui numero è crescente a causa del fenomeno dell ’ invecchiamento della popolazione . Questa visione dell ’ inclusione di chi è affetto da qualsiasi

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forma di disabilità , momentanea o permanente , apre scenari del tutto inediti in relazione alle dotazioni tecnologiche delle abitazioni , che diventano naturalmente il luogo privilegiato della vita di queste persone . Consentire l ’ interazione sicura e soprattutto autonoma con ciò che ci circonda , diventa quindi - in potenza - l ’ o- perazione a maggiore impatto positivo proprio in tema di inclusione sociale . Non sembra fuori luogo , quindi , affermare , che domotica e smart home rappresentino sempre più un valido supporto per consentire all ’ individuo di protrarre a lungo la propria autonomia o di essere assistito a distanza , senza invadere inutilmente la sua sfera privata , con tutto che ciò comporta in termini di autostima .
In tema di dotazioni impiantistiche delle abitazioni , grazie alla connessione , alle tecnologie smart e attraverso interfacce semplici , che rendono facile l ’ interazione con la tecnologia , sarà possibile affrontare problematiche un tempo insormontabili , come la mobilità , la comunicazione interpersonale , la sicurezza personale e degli altri , l ’ assistenza on demand , solo per citare alcuni degli effetti più noti . Occorre quindi incentivare la riqualificazione di un patrimonio edilizio obsoleto con una massiccia iniezione di tecnologia . Perché la tecnologia , se correttamente utilizzata , può effettivamente trasformare una casa-prigione , come troppo spesso si trasforma a causa delle disabilità , in una casa
LA TECNOLOGIA , SE CORRETTAMENTE UTILIZZATA , PUÒ TRASFORMARE UNA CASA-PRIGIONE IN UNA CASA SOLIDALE E GARANTIRE QUELL ’ AUTOSUFFICIENZA , CARDINE DELL ’ INCLUSIONE SOCIALE solidale , in grado di estendere anche a lungo quell ’ autosufficienza che è uno dei pilastri della qualità della vita e il cardine dell ’ inclusione sociale .
Le prescrizioni normative
In questa direzione opera la nuova Norma CEI 64-21 “ Ambienti residenziali . Impianti adeguati all ’ utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità ”, pubblicata nel mese di luglio 2021 e che sostituisce completamente la Specifica Tecnica CEI 64- 21:2016-12 . La norma fornisce prescrizioni da applicarsi agli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale , situate all ’ interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari affinché siano adeguati all ’ utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità . Le prescrizioni della norma non si applicano solo ai nuovi impianti , ma anche ai rifacimenti o alle modifiche di impianti esistenti e agli impianti nelle unità abitative in edifici pregevoli per arte e storia , soggetti al “ Codice dei beni culturali e del paesaggio ”. Le prescrizioni sostituiscono , integrano o modificano quelle riportate nel Capitolo 37 della Norma CEI 64-8 . Sostanzialmente la norma , grazie anche a una tabella di sintesi , fornisce i criteri e le dotazioni minime che un impianto deve avere con riferimento alle diverse tipologie e gradi di disabilità .