GIE Luglio/Agosto 2022 | Page 27

FOCUS 27 ancora sporadica , quest ’ ultimo aspetto non può e non deve essere sottovalutato .
Lo scenario 2022 : un secondo semestre indecifrabile
Troppe incognite e influenze esterne , spesso slegate da dinamiche di mercato , ma più figlie di una situazione politica ed economica a livello internazionale . Con queste premesse , pur guardando il bicchiere mezzo pieno del venduto del primo semestre , la seconda parte dell ’ anno inizia a far preoccupare i più … “ L ’ attuale semestre chiude in maniera positiva , ma non possiamo non dirci preoccupati per ciò che ci aspetta nei prossimi mesi : il fotovoltaico sta di fatto togliendo risorse , anche in termini di operatori , al resto del mercato ; diventa quindi un problema e non solo un ’ opportunità . Come anticipavo in precedenza , nei dati dello SVE ( Statistiche Venduto Elettrico ) stiamo assistendo a una riduzione della crescita di quello che definiamo genericamente “ materiale elettrico ” ( per intenderci , tutti i prodotti ad esclusione dei cavi e del fotovoltaico ), per questo motivo non possiamo sederci sugli allori , ancor più se iniziassimo a considerare , con l ’ arrivo dell ’ autunno , le potenziali
criticità sugli approvvigionamenti di gas e sugli ulteriori aumenti del costo dell ’ energia ”.
… e un 2023 dai due volti
La fine del Superbonus , l ’ aumento dei costi dell ’ energia e delle materie prime , e l ’ ulteriore prolugarsi nei ritardi di consegna . Se ci fermassimo a queste valutazioni , il 2023 potrebbe essere già considerato un annus horribilis , tuttavia il processo di transizione energetica e , più in generale di elettrificazione delle nostre città , unito alla gestione dei fondi del PNRR , potrebbe in qualche modo rimettere in moto il settore ... “ La dicotomia è proprio questa : stiamo tutti sperando nel PNRR come a un deus ex machina che risolverà tutti i problemi . E detto francamente , se non ci fosse stata la questione Ucraina , la nostra previsione sarebbe stata quella di una crescita tranquilla e regolare per almeno 2 / 3 anni . Al contrario ora ci troviamo a discutere di potenziali recessioni e aumenti dell ’ inflazione che , con tutta la buona volontà , iniziano a inquadrare il prossimo anno con maggior negatività . La speranza sul PNRR rimane , ma starà alla guida politica italiana fare la differenza , non potremo che rimanere a guardare con fiducia , così da mitigare gli effetti negativi che abbiamo già citato in precedenza . Un passo alla volta : prima attendiamo la conclusione del 2022 per trarre le prime considerazioni , dopodiché l ’ intera filiera dovrà programmare con attenzione eventuali azioni ”. Un 2022 che , con tutte le precauzioni del caso , dovrebbe in ogni
UNA FEDERAZIONE PIÙ VICINA AL MERCATO E AI SUOI PROTAGONISTI
Dopo anni così complessi , come FME abbiamo la necessità di riprendere il contatto con i nostri soci , rinsaldando i rapporti con i membri del Consiglio Direttivo , l ’ organo cioè che governa e propone nuovi progetti e iniziative ; in tal senso , tra settembre e ottobre come Federazione , organizzeremo un evento proprio per discutere dei principali temi di mercato , facendo il punto sul 2023 anche grazie ad autorevoli voci legate al mondo dell ’ economia internazionale . Altro argomento , aperto oramai da qualche anno , è la gestione del momento fieristico . Se come FME non abbiamo mai voluto assumere una posizione netta , lasciando ai soci massima libertà d ’ azione , è pur vero che Anie ha nel tempo ingaggiato un ’ accesa discussione in merito . Dunque i prossimi mesi , con tutta probabilità , faranno luce anche su questa tematica .
caso chiudersi con il segno più . “ Abbiamo “ messo in cascina ” fieno a sufficienza per non subire contraccolpi immediati , dunque pensare a un anno peggiore dello scorso , a oggi , è davvero improbabile . Il secondo semestre potrà subire una contrazione , passando da una sostanziale crescita del 30 %, l ’ attuale , ad una più credibile chiusura d ’ anno intorno al 15 / 16 % rispetto ai 12 mesi precedenti .
La transizione energetica : un processo appannaggio del settore elettrico
Il boom dei costi energetici e l ’ attuale politica europea hanno sostanzialmente accelerato un processo già in atto da tempo , un ’ evoluzione che mira all ’ indipendenza energetica dalle fonti non rinnovabili , privilegiando in primis l ’ elettrificazione dei processi . Contestuale a questo scenario , si è affiancata la convergenza tecnologica con l ’ affermazione definitiva delle pompe di calore a dispetto delle soluzioni più tradizionali . E anche i professionisti , si sono dovuti adeguare , allargando le proprie competenze . Ma in tutto questo , il mercato della distribuzione come influirà ? E quale ruolo dovrà assumere per agevolare i professionisti ? “ È complicato per un distributore essere un vero “ influenzatore ” di questo processo ; probabilmente chi potrà guidare il cambiamento saranno i produttori . A noi spetterà mutare il mix di offerta , adeguandoci alle richieste del mercato . Si tratta tuttavia di una sorta di automatismo : di fronte a queste trasformazioni , il mercato distributivo segue inevitabilmente la richiesta che arriva dal basso , al contrario diventa difficile pilotare il processo , anche se dovremo essere bravi a supportare il resto della filiera nel processo di comunicazione e informazione , promuovendo una nuova cultura di settore che stimoli anche l ’ utente finale ”.
Digitalizzazione e installatore : un amore non corrisposto ?
Negli ultimi due anni , per necessità o per obbligo , anche gli installatori hanno dovuto far fronte al processo di digitalizzazione che ha coinvolto tutti i settori ; tuttavia , sembra che la storica riluttanza dei professionisti , non abbia fatto decollare questa evoluzione . Cosa raccogliamo dal post pandemia ? “ Che l ’ e-commerce fosse connaturato al nostro settore era cosa risaputa ; sicuramente sono incrementate le quote e le opportunità per tutti gli attori della filiera , tuttavia c ’ è ancora molto da fare . Oggi il canale di vendita rimane abbastanza tradizionale : riceviamo ordini in tutte le forme , ma l ’ ultimo miglio è ancora tradizionale . Quello che stiamo rilevando , in diversi player del mercato , è il prevalere di nuovi punti vendita self service , consentendo al cliente di accedere alla maggior parte dei prodotti , quelli quantomeno di “ largo consumo ”.
GIE 5 luglio-agosto - 2022