GIE Luglio/Agosto 2022 | Page 22

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NORMATIVA
CEI 11-27
Nei lavori svolti all ’ interno , non occorre tener conto delle condizioni atmosferiche se l ’ installazione è alimentata da una rete totalmente in cavo sotterraneo o è adeguatamente protetta contro le sovratensioni di origine atmosferica . Tuttavia , sono vietati i lavori sotto tensione allorché si svolgano in ambienti bagnati . Durante un lavoro sotto tensione , all ’ aperto o all ’ interno , allorché si manifestano le condizioni suddette , spetta al Preposto ai Lavori ( PL ) la valutazione circa l ’ eventuale necessità di sospendere il lavoro stesso . In tale caso , il Preposto ai Lavori deve prendere tutte le necessarie misure per lasciare l ’ impianto in condizioni di sicurezza .
Lavoro “ con guanti isolanti ” - lavoro a contatto
Tra le tre tipologie di lavoro sotto tensione , il lavoro con guanti è certamente il più diffuso . È il tipo di lavoro in cui l ’ operatore , le cui mani sono sempre protette dal punto di vista elettrico con guanti isolanti . In questa tipologia di lavoro l ’ operatore esegue l ’ intervento a contatto con parti attive in tensione nude anche usando attrezzi , equipaggiamenti o dispositivi , isolati o isolanti . Appartengono a questa categoria ad esempio i lavori su morsettiere o barrature in tensione , la connessione o disconnessione di conduttori attivi in tensione , ecc . In genere viene adottata questa tipologia di lavoro nei contesti in cui è necessario garantire la continuità di servizio dell ’ impianto .
In questo genere di lavori , tutte le parti a potenziale diverso presenti nella zona di intervento ( fasi , neutro , masse ) devono essere separate da schermi isolanti ( setti , nastri o fasce isolanti , mastice isolante , ecc .) per evitare il rischio di cortocircuiti accidentali e conseguente arco elettrico . La Norma ammette il lavoro senza protezione delle parti adiacenti a potenziale diverso solo secondo le seguenti condizioni ( Art . 6.3.4.3 ): L ’ assenza di tali schermi è ammessa solo nei casi in cui le dimensioni della parte metallica nuda degli elementi maneggiati ( attrezzi , conduttori , ecc .) siano inferiori alle distanze libere minime esistenti tra parti a potenziale diverso . Prima di poter effettuare l ’ intervento , inoltre , è necessario verificare che lo stato dei componenti su cui si esegue il lavoro sotto tensione sia tale da escludere il pericolo di rotture e di spostamenti delle parti metalliche in tensione ed il pericolo di cortocircuiti . In ogni caso le parti attive mobili ,
ad esempio le estremità non isolate dei cavi , non devono essere abbandonate dall ’ addetto fino a che non vengano isolate o fissate . La strategia di protezione , per quanto riguarda questo tipo di interventi , consiste nel realizzare la condizione di “ doppio livello di protezione isolante in serie ” nel circuito ideale tra parti attive e terra in cui è inserito il corpo umano . Il primo livello viene realizzato obbligatoriamente indossando i guanti isolanti , mentre il secondo livello è costituito dall ’ uso di uno tra i dispositivi isolanti o isolati disponibili come ad esempio attrezzi isolati , tappeti isolanti sul terreno , tronchetti ( stivaletti ) isolanti ai piedi . La scelta del secondo dispositivo dipende ovviamente dalla tipologia di lavoro da svolgere .
Protezione dalle parti attive adiacenti Se in prossimità di un posto di lavoro vi sono parti di impianto che non possono essere messe fuori tensione , sono necessarie specifiche precauzioni aggiuntive che devono essere attuate prima dell ’ inizio del lavoro come prescritto per il “ lavoro in prossimità ” ( che tratteremo in un prossimo articolo ).
Taglio o disconnessione di conduttori In genere la disconnessione o il taglio di un conduttore ( per conduttore non intende un cavo unipolare . In nessun caso è consentito tagliare un cavo multipolare per il rischio di arco elettrico ) va eseguito dopo aver interrotto il carico .
Qualora non fosse possibile interrompere il carico , la Norma consente di eseguire tale operazione sotto carico su conduttori di sezione non superiore a 6 mm 2 in rame e 10 mm 2 in alluminio , facenti parte di circuiti protetti contro le sovracorrenti . Anche in questi casi non è tuttavia consentito tagliare o sconnettere conduttori con corrente impressa ( ad esempio secondari di TA ) o inseriti in circuiti fortemente induttivi soprattutto in corrente continua . Infine non è consentito tagliare o sconnettere conduttori sottoposti a sollecitazione meccanica , se prima non si elimina tale sollecitazione con opportuni mezzi .
Lavoro “ con aste isolanti ” - lavoro a distanza
La Norma CEI 64-8 definisce “ lavoro a distanza ” come “ metodo di lavoro sotto tensione in cui l ’ operatore entra in contatto con la parte attiva solo con un ’ asta isolante ”. È una tipologia di lavoro estremamente poco diffusa in bassa tensione . La strategia di protezione , in tali casi , è rappresentata dalla scelta dell ’ attrezzatura idonea ( dimensioni e materiale dell ’ asta devono essere coerenti rispetto alle caratteristiche nominali del sistema ).
Lavoro “ a mani nude ” - lavoro a potenziale
Anche questa tipologia è poco diffusa in bassa tensione ; la norma definisce il lavoro a mani nude come “ Metodo di lavoro sotto tensione in cui l ’ operatore è allo stesso potenziale della parte attiva su cui opera , mantenendosi isolato rispetto a parti a potenziale diverso ”. A differenza dei casi precedenti , la strategia di protezione non consiste più nel realizzare isolamento tra l ’ operatore e l ’ impianto , ma nel realizzare e mantenere per tutto il tempo necessario l ’ isolamento tra l ’ operatore a contatto con una parte attiva e “ il resto del mondo ”. Anche in questo caso la sicurezza dell ’ operatore consiste nella scelta delle idonee attrezzature , che devono essere scelte sulla base delle caratteristiche della zona di lavoro e della tensione nominale del sistema .