GIE Luglio/Agosto 2022 | Page 21

NORMATIVA 21

• lavori nei quali si opera su componenti che fanno parte di macchine o apparecchi alimentati a tensione non superiore a 1 000 V in c . a . anche se funzionanti a tensione superiore .

Per eseguire un lavoro sotto tensione non bastano quindi i requisiti formativi individuati dalla Norma per le Persone Esperte ( PES ) e per le Persone Avvertite ( PAV ), ma è necessario possedere anche opportune doti pratiche e attitudinali , che devono essere riconosciute dal datore di lavoro . L ’ idoneità di una Persona Esperta ( PES ) o di una Persona Avvertita ( PAV ) all ’ esecuzione dei lavori sotto tensione deve essere infatti attestata dal Datore di Lavoro dopo aver verificato le condizioni appena descritte . La Norma CEI 11-27 individua tre metodi di lavoro che dipendono dalla posizione dell ’ operatore in relazione alle parti attive e dai mezzi usati per prevenire il rischio elettrico ( shock elettrico ed effetti dell ’ arco ): il “ Lavoro con aste isolanti ” o lavoro a distanza ( art . 6.3.4.2 ); il “ Lavoro a mani nude ” o lavoro a potenziale ( art 6.3.4.4 ) e il “ Lavoro con guanti isolanti ” o lavoro a contatto ( art . 6.3.4.3 ).
Definizione dell ’ intervento
A prescindere dalla tipologia di lavoro sotto tensione da eseguire , le procedure di lavoro devono essere messe in campo solo dopo aver eliminato dalla zona di intervento rischi di incendio o di esplosione . A differenza di quanto prospettato
per i lavori fuori tensione , per i lavo-ri sotto tensione si sottolinea che la zona di lavoro non è affatto una zona sicura : nei lavori sotto ten-sione l ’ impianto è pericoloso in quanto rimane in tensione . Per questo motivo la zona di lavoro deve essere delimitata da nastri , catene , barriere o altro . Devono inoltre essere apposti i cartelli “ divieto di accesso ” secondo le forme e i colori riportati nel DLgs 81 / 08 . Ne consegue che è necessario garantire la protezione dell ’ operatore sia dal rischio di contatto con parti attive in tensione sia dal rischio di arco elettrico ( che può essere provocato da un cortocircuito , dalla disconnessione accidentale di un conduttore , ecc .). Sul posto di lavoro , sebbene non prescritta dalla Norma CEI 11-27 , può essere necessaria la presenza , oltre all ’ operatore , di una seconda persona nei casi di maggior complessità del lavoro . È il datore di lavoro che deve valutare l ’ opportunità della presenza di un secondo operatore . La valutazione circa la presenza di un secondo operatore può essere derivata anche dalla valutazione di altri rischi , ad esempio nel caso di un lavoro da eseguire utilizzando una scala , oppure nel caso di lavori da effettuare in luoghi isolati . Tale esigenza può derivare anche dalle dimensioni e dalla tipologia del po-sto in cui deve essere eseguito il lavoro e non direttamente dall ’ attività che si deve eseguire . Nel caso di operazioni svolte da singolo operatore , questi deve
essere in grado di tener conto e di controllare tutti i rischi che può incontrare . In generale , l ’ operatore chiamato a svolgere un lavoro sotto tensione , deve soddisfare almeno i seguenti requisiti :

• deve essere una Persona Idonea , anche se non necessariamente Persona Esperta ( PES ): può essere infatti anche Persona Avvertita ( PAV );

• deve indossare vestiario idoneo e opportuno equipaggiamento , evitando di indossare oggetti metallici ( ad esempio una catenina o un bracciale largo potrebbero causare un cortocircuito );

• deve assumere una posizione sicura , stabile , che consenta di avere entrambe le mani libere .

• deve essere in grado di comunicare eventuali criticità al Responsabile dell ’ Impianto o al Preposto ai Lavori .

Condizioni ambientali Le condizioni ambientali influenzano le prestazioni e le condizioni di sicurezza nei lavori elettrici sotto tensione . I materiali isolanti potrebbero avere performance inferiori al di fuori delle condizioni standard . La visibilità si riduce al buio . Il freddo potrebbe limitare o alterare i movimenti degli operatori . Potrebbero insorgere sovratensioni di origine atmosferica ( fulmini ). Non è possibile effettuare lavori sotto tensione all ’ aperto in caso di pioggia o comunque in ambienti bagnati in quanto vengono meno le prerogative di protezione descritte al capitolo 2 ( sicurezza elettrica ).
Norma CEI 11-27 - Art . 6.1.3.1 Lavori all ’ aperto Sono vietati i lavori sotto tensione allorché si svolgano in almeno una delle seguenti condizioni : sotto forte pioggia o neve ;

in presenza di temporali con scariche atmosferiche ;

• in presenza di forte vento o temperature molto basse , tali da rendere difficoltoso l ’ utilizzo degli attrezzi e dell ’ equipaggiamento ;

• in presenza di scarsa visibilità , tale da impedire agli operatori di distinguere chiaramente le installazioni e i componenti su cui essi operano ed al PL di svolgere il proprio compito .

Norma CEI 11-27 - 6.1.3.2 Lavori all ’ interno
GIE 5 luglio-agosto - 2022