di 0,4Idn o 10 mA a seconda del valore più alto . L ’ interruttore differenziale deve intervenire per un valore della corrente alternata non superiore a 1,4Idn per interruttori differenziali con Idn > 10 mA o non superiore a 2Idn per interruttori differenziali con Idn ≤ 10 mA ( il valore della corrente differenziale di intervento pari a 1,4Idn o 2Idn corrisponde al valore efficace della semionda della corrente unidirezionale pulsante ); - pulsanti unidirezionali che possono essere generate da circuiti di raddrizzamento alimentati da due fasi . L ’ interruttore differenziale deve intervenire entro i limiti di 0,5Idn e 2Idn ;
- pulsanti unidirezionali che possono essere generate da circuiti di raddrizzamento alimentati da tre fasi . L ’ interruttore differenziale deve intervenire entro i limiti di
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0,5Idn e 2Idn ;
- continue livellate prodotte da circuiti polifasi , l ’ interruttore differenziale deve intervenire entro i limiti di 0,5Idn e 2Idn .
Per la prova di funzionamento dei dispositivi a corrente differenziale differenti dal tipo AC , si rimanda agli schemi contenuti nella Guida CEI 64-14 . Nei Sistemi TN applicato ai cantieri alimentati in media tensione , la verifica dell ’ efficacia delle misure di protezione contro i guasti mediante interruzione automatica dell ’ alimentazione è effettuata mediante misura dell ’ impedenza dell ’ anello di guasto e verifica delle caratteristiche e / o dell ’ efficienza del dispositivo di protezione . In questi sistemi l ’ interruzione automatica dell ’ alimentazione è realizzata con dispositivi di massima corrente in grado di soddisfare , in qualsiasi
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punto del circuito , la seguente condizione :
Zs x Ia ≤ Uo
dove : Uo è tensione nominale verso terra in c . a . o in c . c ., Zs è Impedenza totale dell ’ anello di guasto , Ia è la corrente che provoca l ’ intervento del dispositivo di protezione entro i tempi massimi indicati dalla Norma CEI 64-8 . Nei Sistemi IT per limitare la corrente di contatto deve essere soddisfatta la condizione : RE x Id < UL
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dove : RE è la resistenza in ohm del dispersore al quale sono collegate le masse ; Id è la corrente di guasto , in ampere , del primo guasto di impedenza trascurabile tra un conduttore di linea e una massa . Il valore di Id tiene conto delle correnti di dispersione e dell ’ impedenza totale verso terra dell ’ impianto elettrico . In questi sistemi è necessario verificare mediante calcolo o misura la corrente di primo guasto del conduttore di fase . Nel caso di cantieri non collegati alla rete pubblica , per la verifica del doppio guasto a terra l ’ impedenza dell ’ anello di guasto deve essere verificata inserendo un collegamento tra un conduttore attivo e l ’ impianto di terra tramite il collegamento posto all ’ origine dell ’ impianto elettrico . Una seconda deve essere effettuata tra un secondo conduttore |
attivo e la terra di protezione all ’ estremità finale del circuito . La verifica risulta confermata se il valore misurato è inferiore al 50 % della massima impedenza di anello ammessa .
Verifica della caduta di tensione
La verifica della caduta di tensione può essere valutata tramite misure o calcoli . Scopo della misura è controllare che la caduta di tensione tra l ’ origine dell ’ impianto elettrico di cantiere e qualunque apparecchio utilizzatore non sia superiore al valore consigliato , ovvero il 4 % della tensione nominale . Cadute di tensione molto alte , infatti , possono provocare il mancato funzionamento o il danneggiamento degli apparecchi utilizzatori , in genere quelli più distanti dal punto di alimentazione dell ’ impianto elettrico . Cadute di tensione possono essere l ’ indizio di maggiori perdite per effetto joule sui conduttori con il rischio di surriscaldamenti dannosi degli isolamenti e , quindi , di disservizi . La misura può essere eseguita per confronto della differenza fra la tensione con e senza il carico previsto o noto oppure mediante i valori dell ’ impedenza del circuito . Diversamente può essere calcolata usando il diagramma proposto nell ’ Allegato E ( informativo ) della Norma CEI 64-8 . Le verifiche iniziali devono essere eseguite anche agli impianti elettrici dei locali di servizio del cantiere , ancorché non si applichino le prescrizioni relative agli impianti di cantiere .
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