Il presidente
Salvatore SECHI
INTERVISTA
“Vi parlo della mia Torres”
Se diciamo Supporters, Indians, Phanters?
«La mia gioventù. Con i Supporters in curva sud dal 1974 al
1978».
Papà Giuseppe che direbbe oggi? «Nulla di che, che ho fatto
quello che dovevo. Certo sono sicuro che sarebbe contento del
primo traguardo dei playoff raggiunto dopo tanti sforzi. Era
un uomo pragmatico e con una passione enorme. Talmente
grande che quando sono nato io lui non c’era. Era allo stadio a
seguire la Torres. Se ci penso mi viene da sorridere ma mi dà
la misura dell’amore che si può avere per questa squadra e
forse si capisce perché sono di nuovo qui vent’anni dopo»
La Torres compie 115 anni. Qual è il suo augurio? «La Torres
non morirà mai, nonostante tutto, perché ha sempre un’anima
e sono i suoi tifosi. L’augurio è che sempre più persone
possano riavvicinarsi allo stadio, la nostra casa, per seguire la
Torres come si faceva in passato. Dipende anche da noi e
lavoriamo anche per questo».