Uno dei primi ad abbracciare il progetto della nuova Torres, un cuore
torresino cresciuto nelle giovanili rossoblù e che sognava il ritorno. Lo
sognavi così? «Per me è stato immediato il si alla Torres questa estate.
C’è una dirigenza sassarese dietro questo progetto, persone che ci sono
state vicino anche quando ci sono stati momenti difficili. Tutti ci
tengono tantissimo a fare bene».
Dal 13° posto della settima giornata al 5°. Cosa è cambiato? «Non siamo
partiti come speravamo e all’inizio ci sono stati problemi ma,
nonostante i cambiamenti e i momenti complicati, ci siamo sempre detti
tutto in faccia negli spogliatoi e questo ha cementato il gruppo. In
campo si vede, ci aiutiamo a vicenda e lavoriamo uno per l’altro».
Due gol in campionato, contro Samassi e Taloro (video). Entrambi in
casa. «Segnare è sempre emozionante ma nulla è come farlo e correre
sotto la curva per festeggiare insieme ai nostri tifosi. Speravo di poter
fare più gol in questa stagione ma c’è ancora tempo e poi va bene anche
se segnano i compagni. L’importante è vincere»
Il momento migliore della stagione fin qui?
«Quando Tore mi ha dato la fascia di capitano e mi ha detto te
la meriti, prendi in mano i tuoi compagni e andiamo a vincere.
È stato un bel segnale di fiducia da parte sua nei miei
confronti, non me lo dimentico»