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Focus 05 / 2020
Chiariamo una cosa , le correnti elettriche non vagano errabonde senza meta , si muovono ( una corrente elettrica è definita dal passaggio di cariche in un conduttore per unità di tempo ) in un circuito dal polo positivo al polo negativo di un generatore . Si tratta in effetti di una convenzione , infatti , in un conduttore metallico sono gli elettroni a muoversi portando con loro le cariche associate , e si tratta di cariche negative che vanno nel verso opposto della corrente convenzionale .
Esistono delle leggi che regolano i flussi di corrente ; volendo semplificare potremo dire che le leggi di Ohm definiscono le intensità e le resistenze , mentre i principi di Kirchoff indicano le direzioni e spiegano cosa non può accadere . La corrente , per chiudere il circuito si muoverà secondo tutti i percorsi disponibili ; a seconda della resistenza dei singoli circuiti disponibili , la corrente totale si distribuirà con intensità inversamente proporzionale alla resistenza di ogni singolo percorso . I singoli percorsi si presenteranno come resistenze “ in parallelo ” rispetto al circuito globale , che offrirà una resistenza finale inferiore a quella del meno resistente dei percorsi . Eventuali punti di incontro dei singoli percorsi vengono definiti “ nodi ” e Kirchoff ci dice che in un nodo non si possono accumulare cariche , cioè ogni carica in ingresso in un nodo deve poi uscirne da una strada o dall ’ altra . Le strade che la corrente può percorrere non sono fisse e permanenti , possono apparirne di nuove a causa di presenza di acqua o altri elettroliti , come possono scomparire o modificare la propria resistenza nel tempo .
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