FOCUS APCE 02.21 | Page 6

Anodi in titanio attivati per impianti a correnti impresse , cosa c ’ è da conoscere ?
con un trattamento iniziale di lavaggio e de-grassaggio per poi procedere ad aumentare la rugosità della superficie tramite sabbiatura o decappaggio con acidi per migliorare l ’ adesione del film . Infine si arriva all ’ applicazione vera e propria del film di metalli nobili che può avvenire in vari modi , anche a seconda della forma dell ’ anodo , dall ’ immersione in una soluzione di sali dei metalli selezionati , all ’ applicazione con spazzola o rullo fino alla deposizione tramite spray elettrostatico . Successivamente gli anodi pretrattati vengono passati in un forno , a temperature di poco superiori ai 500 ° C , dove avviene la de-idratazione e la formazione degli ossidi anidri e cristallini dei metalli nobili che costituiranno la parte attiva dell ’ anodo stesso . I due processi di attivazione e passaggio in forno vengono poi ripetuti fino a che il film superficiale raggiunge lo spessore richiesto . Gli spessori comunque non superano mai i 20 µ m , l ’ efficacia del film , infatti , non dipende tanto dallo spessore dello stesso , ma dal contenuto reale di metalli nobili .
Gli anodi in Ti / MMO per protezione catodica vengono prodotti in differenti forme e dimensioni , quali sono le più diffuse e quali sono le differenze fondamentali ?
Le forme realizzabili sono le più diverse ; a seconda delle applicazioni , vengono prodotti anodi a filo , tubo , piatto , rete , nastro e di forme speciali a seconda delle esigenze degli utilizzatori . In acqua di mare vengono maggiormente utilizzati anodi a tubo e a disco . Catene di anodi tubolari e anodi a filo trovano invece maggiore utilizzo nei terreni . Nel calcestruzzo invece , dove la resistenza meccanica dell ’ anodo diviene
6