Fare Diversamente! Mi racconti di quando... a Rho | Page 32

'Martino'

di Giuseppe Lettini

Al mattino, quando la mamma lo chiama per svegliarlo sussurrandogli parole dolci e facendogli un buffetto, Martino si alza veloce come un grillo, contento di andare all’asilo, dove incontra tutti i suoi amici e dove, con le maestre, inventano tanti giochi e imparano tante cose interessanti.

Oggi, però, per lui è un giorno particolare: non deve andare a scuola e con il nonno, libero da impegni andrà in bicicletta a esplorare la città, gironzolando e giocando nel parco.

Partenza, in bicicletta attraversando la città, fino a giungere in un posto SPECIALE.

Un grande cancello, aperto solo a metà, lasciava a tutti la possibilità di entrare: senza esitare Martino prese la mano del nonno e con slancio varcò la soglia di villa Burba.

Subito i suoi occhi videro una grande vasca con al centro degli angioletti che sembravano danzare sull’acqua. Si avvicinò al bordo e uno spruzzo d’acqua portato dal vento gli bagnò il braccio, con gioia si strofinò le gocce provando un brivido e un senso di frescura.

Tra le aiuole rasate da poco, con l’odore pungente di erba, un vialetto portava alla Biblioteca dei Ragazzi.

Salì le scale e si trovò in una grande sala con scaffali che sostenevano giornali e libri, uno vicino all’altro quasi a formare un muro colorato.

Allungò la mano e spontaneamente prese dal mucchio un volume blu, il suo colore preferito, si appoggiò al muro e, lasciandosi scivolare sul pavimento, cominciò a sfogliarlo.

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