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I cinque cadaveri dell’Area 53
Il medico legale mentre indossava i suoi guanti bianchi da chirurgo, masticava
con soddisfazione una gomma alla fragola, oziando svogliatamente ai piedi del
morto, che era riverso a terra, con il cranio traforato da parte a parte.
A parere del medico legale, la vittima era morta a causa di due colpi
d’arma da fuoco, sparati alle spalle, a distanza ravvicinata.
La vittima era il sergente Tick Byron, US Air Force, numero di matricola
DWTB872AFB513594 del Delaware. Era impiegato presso l’Area 51 da 3 anni, poi era stato distaccato nell’Area 53. La piastrina e fotografia identificavano
la vittima. Il maggiore Douglas addetto alla sicurezza dell’Area 51, leggeva ad
alta voce la scarna scheda della vittima. Il sergente Byron non aveva nessuna
nota negativa, nessun richiamo, era un soldato puntuale e preciso nel suo lavoro, divorziato, aveva un figlio di 13 anni.
-Maggiore- disse il medico legale –Vede la posizione del corpo riversa in avanti,
vede i bracci disposti lungo il corpo!. Tutto lascia supporre che sia caduto come
un sacco di patate, non ha tentato nemmeno di riparasi il volto, durante
l’impatto a terra!. E’ un segno evidente di una morte quasi istantanea!. Vede
questi due fori di proiettile nella parte occipitale del cranio?! Vede che nella
sabbia prospiciente la fronte, c’è poca massa celebrale, vede che c’è anche poco sangue sul volto?! Vede come sono puliti i due fori d’entrata ed uscita dei
proiettili?! Scommetto che sono due 9mm FMJ, i calibri più grandi come il .357
oppure il .45 sono da escludersi, altrimenti il povero disgraziato, avrebbe avuto
la testa aperta come un cocomero durante la festa del 7 luglio!. L’arma del delitto è probabilmente una Colt M9 con due proiettili in 9mm FMJ-