Fantascienza! intervista dalle colone extramondo | Page 85
siamo amici-. Mi ci volle un po’ per capire che voleva dire in m odo
involuto che era mio amico. Ma questo a suo dire servì per
calibrare gli strumenti, m antenendo un m inimo livello di coscienza
logica, durante i paleocontatti. Gli chiesi come si chiamasse, m i
rispose –Nathan Never-. Poi sparì dalla stanza eclissandosi in una
bolla verdolina.
Ai piedi del letto c’era un altro alieno, si avvicinò, io avevo
una m ano fuori dal bordo del letto, provai ad afferrargli un piede
per verificare se l’entità era reale oppure un’allucinazione. Mi
ritrovai bloccato, l’alieno mi disse che non potevo afferrargli il
piede perché la m ia coperta era il m io personale campo di forza,
all’interno del quale ero rinchiuso. Mi addormentai pesantemente,
risvegliandomi non so quanto tempo dopo, vidi che c’era un
alieno (forse lo stesso?) che impugnando una sorta di calibro da
cui uscivano tre aghi, misurava la m ia m ano e l’ avambraccio
destro. Vedendo questo attrezzo conficcato nell’avam braccio
destro, anche se non sentivo dolore, cercai di colpire a m orte
l’essere, il quale mi bloccò dicendomi che uccidere era peccato. Mi
ritrovai in un ambiente molto luminoso davanti ad una persona
che non avevo m ai visto, la quale m i chiese se l’alieno mi
aveveva fatto m ale all’avambraccio. Dissi che il dolore m i aveva
svegliato, m a che sul mom ento era stato più lo spavento notturno
che il dolore fisico.
Questa entità si rivolse all’alieno e gli chiese perché non mi
avesse sedato prima d’effettuare la calibrazione. L’alieno rispose
che pensava che io fossi loro am ico. L’altra entità disse che in
effetti ero loro amico, ma quando l’io consciente era sedato e
privo di controllo, le reazioni istintive del superIo oppure
dell’incoscio potevano essere violente, stupide oppure insensate
quindi per ragioni di sicurezza ogni volta che c’era da effettuare
un’applicazione, l’alieno doveva sedarmi con del sonno REM”.
“Può descrivere le due entità aliene?” chiese en igmatico il
generale dell’Usaf.
Jacksons: “Solo una, era un alieno grigio con grandi occhi neri,
un grande testone, un piccolo naso ed una piccola fessura com e
bocca, molto gracile, indossava una piccola tuta di color
alluminio, era alto poco più di un m etro. Comunque il punto della
questione é che a m e non era m ai riuscito fare il saluto
85