Fantascienza! intervista dalle colone extramondo | Page 72
colorito chiaro tanto da apparire anemica quasi albina!. Distribuì
cinque tazze di una passata verde m olto pastosa, che m i dissero
essere una zuppa di verdure. Sul tavolo c’era poi una larga
caraffa cilindrica piena d’acqua, dove occorreva calare a mano dei
piccoli bicchieri trasparenti, di forma perfettam ente cilindrica con
un lungo m anico. La zuppa non era cattiva, solo che la m inestra
era un poi insipida, m ancava di sale.
“Voi chi siete?! e questa signora chi é?!” chiesi.
Noi siamo i figli, lei é una madre.
“Quanti soldi vi devo per il pranzo?! Che lavoro fate e quale é il
vostro stipendio nella colonia?! Voi che cosa fate?!”
Non c’era il denaro nella loro società, ciascuno contribuiva alla collettività secondo
la propria funzione. La collettività poi redistribuiva a tutti equamente l’essenziale.
C’era da mangiare, c’era da bere, c’era da dormire, c’era del vestiario idoneo, c’era
da riposare, c’erano i servizi di cura alla persona, c’erano le comunicazioni ed i
mezzi di trasporto. Non esisteva il superfluo, perché l’essenziale saturava ogni
bisogno!. Ogni risorsa che fosse stata dirottata univocamente ed esclusivamente a
beneficio di un’unico soggetto, avrebbe ridotto l’essenziale per la collettività
oppure le risorse per migliorare l’essenziale del futuro!.
Chiaro, semplice, lineare, di una logica cristallina!.
Ebbi a pensare che considerando il casino che c’é sulla Terra
forse, era vero il fatto che fossero i m ammiferi del genere um ano
ad essere i figli di satana!.
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