Fantascienza! intervista dalle colone extramondo | Page 66
locale gravità lunare, in quanto aiutava nel trasporto di m ateriali
pesanti.
“WOW, incredibile!” fu il mio commento!.
A fianco ai letti castello usati dagli alieni, c’erano quattro cabine
telefoniche, che non erano cabine telefoniche. Tre di queste erano
dei bagni, uno era attualm ente in uso da un alieno!. Il m io am ico
sauro mi disse che m i avrebbe potuto far vedere uno dei due
bagni liberi. La quarta struttura a forma di parallelepipedo, era il
teletrasporto della base.
Scese con un salto dal secondo letto a castello nella seconda
fila, un quarto alieno. Era un alieno ibrido-um ano. Aveva una
grossa testa a pinolo, era calvo, privo di ciglia, imberbe, dai
lineam enti maschili. Nonostante la tuta spaziale, era mingherlino
e non superava 1.50m t di altezza. Carnagione di un bianco
slavato, quasi m alaticcio aveva occhi um ani. Mi salutò
calorosam ente con la mano destra facendo il saluto vulcaniano.
Poi aprì gli sportelli del primo bagno (ossia la seconda cabina
telefonica) tirando a se una sorta di vetro a soffietto, che disse
era a chiusura ermetica.
Il mio amico uom o-lucertola rise, disse che anche gli alieni
facevano la pipì e la pupù e mi mostrò uno dei tre bagni della
base. Il vano aveva le dim ensioni di una cabina telefonica: al
centro c’era una grossa tazza con il coperchio a chiusura
ermetica.
Sulla destra riconobbi un lavabo ed un rubinetto e poco
sopra un grosso specchio. Sul soffitto un norm ale erogatore
d’acqua per farsi la doccia.
Sulla sinistra un arm adio a muro di plastica trasparente
infossato nella struttura. Dentro c’erano vari oggetti, l’alieno fece
scorrere verso l’alto il pannello di plastica e m i mostrò vari
contentori trasparenti con dentro dei materiali colorati. Saponi
speciali, unguenti, creme, sham po degli umani ed altre sostanze
nutritive per la pelle. Poi c’erano tre grossi asciugam ani di spugna
gialli.
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