Fantascienza! intervista dalle colone extramondo | Page 55
“Jabba the Hutt” sembrò sgonfiarsi come una mongolfiera,
emettendo un puzzo incredibile!. Nel frattempo i due Scraptch mi
passarono accanto, correndo ed urlando in preda al panico!.
“Santa merda! é fatta! scappate all’astronave!, copro io la
ritirata!” gridai ai due alieni in fuga!.
Questi sm isero finalm ente d’urlare, continuarono a correre
nell’irta salita, senza voltarsi indietro e senza fermarsi!. La strada
da fare era lunga, ripida per le loro piccole gambe, non erano
ancora in salvo, ma il peggio era forse passato!.
Arretrai anche io, restando sem pre due passi poco più indietro ai
due piccoli Scraptch. Corsi lateralmente durante la lunga salita,
avendo cura di lasciare tiro libero a Scraptch n°3 e n°4 m a
tenendo costantemente sott’occhio l’alieno.
Pensando a cos’altro poteva andare storto, m i ramm aricai di
avere un solo dannato caricatore e dovevo farm elo bastare a tutti
i costi!.
Quando arrivammo ad un terzo della risalita, l’alieno non aveva
più nessuna vescica rossa, solo delle bolle blu e stava cercando di
muoversi.
Allora presi il carrello con le ruote m etalliche che era
parcheggiato nel primo vano, lo lanciai in discesa con tutte le mie
forze nel lungo corridoio. Il pesante carrello acquistò velocità a
causa della vistosa pendenza di 45 gradi, finendo per colpire al
ventre “Jabba the Hutt”, il quale em ise delle putride scurregge.
Quello che più m’importava, era che il carrello adesso
ostruiva lo stretto corridoio. Se l’alieno voleva rincorrerci, Jabba