un’operazione d’infiltrazione non ha una proiezione di tempo e
spazio, pari a quelle di una campagna aerea.
L’operatività di tali mezzi è usata in operazioni speciali dove i
satelliti oppure la tecnologia di sniffing delle telecomunicazioni
Echeleon, non possono apportare utili dati. L’esperienza operativa
ha insegnato che è utile fondere le es igenze strategiche a quelle
tattiche, per cui l’equipaggiamento operativo delle STEALTH BLIMP
degue la logica della matrioska. A bordo di una “stealth blimp”
come il “Night Rider” di solito s’imbarca un velivo lo tattico con
design non convenzionale come il “Black Knight” il quale a sua volta
è stato farcito nel vano di carico con altri piccoli droni tattici in
modo da fondere dispositivi di punta, con altri dispositivi di punta
nelle missioni.
La miniaturizzazione dei droni è un processo prolifico in via di
miglioramento, sta facendo nascere nuove opportunità per la
ricognizione tattica. La regola di progettazione è tendenzialmente
semplice: più il “design” è esotico (ad eliche intubate o con
dimensioni piccole) e più tendenzialmente è segretato. Più il design
ha
forma
convenzionali
assimilabili
ad
un
aeromodello
radiocomandato, più tale dispositivo verrà dispiegato ufficialmente
presso le truppe a terra (evitando leaking di segretezza delle
stealth blimp).
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