Ergo-UAS. La metrica del lavoro che fa male | Page 19

LA SALUTE NON SI VENDE DIRITTO PER DIFENDERE IL DIRITTO ALLA SALUTE Sarà importante non rimanere passivi di fronte all’entrata in vigore del metodo Ergo-UAS e non lasciare le valutazioni che scaturiranno solo in mano aziendale. Le lavoratrici ed i lavoratori devono essere pronti quando si dovranno leggere i dati di rischio che risultano dall’applicazione di questa nuova metodica. Meglio sarebbe se a fianco della valutazione condotta su base Ergo-UAS, ci fosse la capacità, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, di fornire una valutazione del rischio basata sul metodo OCRA brevemente descritto nei paragrafi precedenti. In questo senso sarà importante mettere in pratica, fin da subito, proposte che già a gennaio 2010 venivano fatte dalla Fiom attraverso il suo collaboratore nazionale ed ergonomo, Francesco Tuccino. Si tratterà, quindi, in sintesi di: creare nei luoghi di lavoro gruppi di studio per l’analisi delle check-list Ergo-UAS formare lavoratrici e lavoratori sui sistemi Ergo-UAS e OCRA creare strutture organizzative di supporto ai lavoratori valutare in maniera indipendente i rischi per la salute, sia con metodo Ergo-UAS che OCRA proporre alternative e miglioramenti all’organizzazione del lavoro, che facciano della salute dei lavoratori un punto fermo non soggetto a trattativa. 17