Educational support material - Nonformal educational activities HRYO IT | Page 3
Introduzione
Quello che proveremo a formulare in questa breve guida è un
piccolo percorso di orientamento a quanti intendano approcciarsi
a percorsi di educazione non formale; Molto spesso chi si approc-
cia a questo mondo, riuscendo talvolta a vedere approvati anche
i propri progetti, ritiene l’educazione non formale un insieme di
giochi infantili i quali facciano da volano all’apprendimento. Molto
spesso si tende a confondere l’apprendimento non formale come
informale e viceversa. Bisogna avere bene in mente, per chi si
approccia all’educazione che le dinamiche umane sono influen-
zate da tanti fattori, sia interni che esterni. Ogni essere senzien-
te sperimenta nella quotidianità dinamiche di apprendimento,
sono proprio queste dinamiche che vanno conosciute al fine di
raggiungere i risultati che ciascun operatore si prefigge. L’edu-
cazione non formale è un metodo antico, affinato nel corso degli
anni, che ha la particolarità di essere sviluppato principalmente
dal suo fruitore finale. Per permettere ai giovani di essere attori
protagonisti del proprio apprendimento bisogna però conoscere
al meglio il metodo al fine di stimolare tali dinamiche. Per fare
ciò occorre dapprima destrutturare l’approccio del discente, sti-
molarne la curiosità, fornirgli i mezzi per sviluppare tale percorso
ed infine favorire il processo di riconoscimento delle competenze
acquisite. Proveremo pertanto a fornire una breve distinzione fra
i diversi tipi di educazione e quindi uno degli strumenti più cono-
sciuti per il riconoscimento delle competenze, Lo “ YouthPass”;
Proveremo a spiegare meglio tali aspetti portando l’esempio di
un progetto realizzato in seno alla H.R.Y.O. Human Rights Youth
Organization ed infine mostreremo nel dettaglio alcune delle
attività non formali da noi ideate e sviluppate nel corso di questi
ultimi anni in seno a diversi progetti con tantissimi giovani prove-
nienti da diversi paesi.
3