ECOAMBIENTE REPORT 2015/01 | Page 8

Diamo al rifiuto una nuova occasione La fine di un oggetto può essere l’inizio di un nuovo oggetto grazie al recupero e al riciclo Dove i rifiuti rinascono a nuova vita. Differenziare bene è il primo passo di un cammino che porta gran parte dei rifiuti prodotti dai polesani ad assumere una nuova forma e ad iniziare una nuova vita. Ecoambiente è la principale protagonista di questo percorso, perché raccoglie e consegna i rifiuti ai vari centri di riciclaggio. Proviamo a ripercorrere insieme il cammino della carta, del vetro e dell’umido. Carta e cartone (le aziende usufruiscono di un servizio apposito solo per il cartone) vengono conferiti, in accordo con il consorzio nazionale Comieco, nelle Cartiere del Polesine a Cavanella Po’. Qui il materiale viene scaricato dai mezzi di Ecoambiente e mandato al primo stadio di lavorazione: il PULPER. Si tratta di un grande frullatore dove la carta, con l'aggiunta di acqua, vien e l e tte ra l m e nte “spappolata” per ricavarne nuove 6 fibre cellulosiche , liberata da tutte le impurità. Da qui in poi, inizia la lavorazione che porta la cartiera a produrre enormi rotoloni di carta base per realizzare il cartone ondulato. Cartiere del Polesine è una delle maggiori realtà non solo italiane, ma addirittura europee del settore. Lavora più di 300.000 tonnellate all'anno di carta da macero, per metà proveniente proprio dalla raccolta differenziata e per metà dagli scarti dell’industria grafica. Dalla provincia di Rovigo proviene una quantità di circa 14.000 tonnellate all'anno conferita da Ecoambiente. Differenziare bene la carta e quindi evitare di conferirla in discarica, fa risparmiare circa 1 milione e mezzo di euro. Per contro, il conferimento della carta e del cartone all'impianto di Cavanella Po, permette di ricavare ogni anno circa 800mila euro dai contributi previsti da Comieco. Il Vetro, una volta raccolto, è destinato all'impianto Ecoglass di Lonigo (VI), consociata del gruppo Verallia, che appartiene alla multinazionale Saint-Gobain, che per Ecoambiente è il terminale identificato da COREVE, il consorzio nazionale del vetro. I mezzi di Ecoambiente raccolgono il vetro porta a porta e poi lo conferiscono in grandi container dislocati in varie isole di travaso sul territorio provinciale.