Ma i senz’anima di Papa Alessandro VI, le popolazioni native, indigene, dopo 500 anni di resistenza hanno
incominciato ad avere alcuni successi. Hanno incominciato a mettere in discussione, a non più riconoscere i
rapporti di dominio che le classi dominanti di ieri e di oggi avevano ed hanno trasformato in accordi
commerciali grazie all’aiuto della banca mondiale (BM), del fondo monetario internazionale (FMI),
dell’organizzazione internazionale per il commercio (WTO)
Atlante illustra come i conflitti ambientali stiano
dilagando nel mondo, dovuti al progressivo
aumento di richiesta di materie prime da parte
dalla classe dominante e dal ceto medio della
popolazione globale. Le più afflitte sono le
comunità povere, emarginate e indigene che non
hanno un potere politico tale da garantire
GIUSTIZIA
AMBIENTALE
e
procedere
verso
l’AUTOSUFFICIENZA (http://www.ejolt.org/)
Forse possiamo anche noi prendere le distanze da questa storia, così come ci viene
raccontata e provare a raccontarne un’altra, impostare un sistema di convivenza di tutti i
popoli a livello mondiale all’insegna della giustizia dove.
Ogni popolo ha la stessa dignità che riconosciamo a noi bianchi, occidentali, industrializzati, cristiani (non
violenza culturale).
Le relazioni internazionali economiche e commerciali siano tra pari e non mascherino relazioni di dominio
o di privilegio (nonviolenza strutturale).
Che la trasformazione dei conflitti con mezzi pacifici sia presente tra le linee guida nella gestione delle
controversie che nasceranno nel procedere su questa strada (nonviolenza diretta)
NONVIOLENZA DIRETTA
NONVIOLENZA STRUTTURALE
NONVIOLENZA CULTURALE
53