Il custode dello stadio ti riconosce e ti sorride felice.
-hi! Boy, nice to see you here, again! How are yuo?-Fine thanks and you?-Fine thanks-poi sorride
-Do you know what happend to Claire, Claire Enden?Il custode storge la bocca, fa una pausa.
-Well, Don't you know?-No!, what's up?-chiedi tu.
-She's in love with another man, they'll marry next month-who is he?-chiedi.
-I don't know, Royal Air Force I suppose, but I don't know-ya!, it happens…-commenti sarcasticamente.
Poi non dici piu' niente, ci rimani saluti il vecchio
sollevando lievemente con la mano destra il tuo M1. Non te
l'aspettavi, ci sei rimasto male… provi a non darlo a
vedere, mentre scendi le scali avviandoti all'uscita.
Continui a chiederti la stessa domanda, che la senti che ti
rimugina dentro, senza risposta.
Come e' possibile?!
Avviandoti verso l'uscita non puoi fare a meno di notare
che e' uno stadio con almeno 2 piani di scalinate, una
grande tettoia copre gli spalti delle due tribune, poi c'e'
un green verde, con delle strutture sportive. Ti guardi
intorno un po' stranito, faceva sempre un certo effetto
stare in una struttura cosi'grande completamente vuota,
quando aspettavi la Claire.
Cincischi svogliatamente con i piedi, razzolando per
terra per passare ancora un po' di tempo li'. Sai che non
serve a niente ma tant'e'... Senti un groppo in gola, come
un peso. Quante cose avresti voluto dire e fare.
"Sometimes it happens…".
Provi a non pensarci. Le corsie sono di terra rossa,
molto porosa, le striscie di corsia sono dipinte con un
gesso bianco. Smuovi i piedi sulle corsie, la terra rossa
porosa era friabile, il gesso bianco si "sfarina" e si
mischia alla terra rossa. Non ti riesce di cancellare le
corsie perche'queste sono di gesso bianco, probabilmente
incastonate dentro ad un solco dentro la terra rossa. La
pista porosa si appiccica fottutamente con facilita' alla
suola delle scarpe.
Sali i gradini, prima d'imboccare il corridoio in
penombra da cui si vede l'uscita aperta, ti volti e dai di
nuovo un'ultim sbirciata alla struttura vuota che era stata
testimone di tanti ricordi.
continua a (pag.105)
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