Documenti congresso PD 2013 Barca | Page 2

In sintesi
L ’ esperienza di sedici mesi di governo e le considerazioni svolte in questa memoria suggeriscono che per “ concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ” e assicurare un buon governo , è necessario che i partiti , ai quali la nostra Costituzione affida questa funzione , si separino dallo Stato con cui si sono in Italia perversamente affratellati , fino al “ catoblepismo ”, per divenire rete materiale e immateriale di mobilitazione di conoscenze e di confronto pubblico , informato , acceso , ragionevole e aperto di idee e soluzioni con cui incalzare lo Stato . Solo così lo Stato potrà rinnovarsi .
L ’ aggravante peculiare della crisi italiana , con la prolungata assenza di buon governo , sta nel concorrere di una macchina dello Stato arcaica e autoreferenziale e di partiti Stato-centrici , ai quali hanno contribuito le regole del finanziamento pubblico e la deriva culturale del paese . Al deterioramento di tutte le fasi del processo di costruzione dell ’ azione pubblica si sono così accompagnati : il perseguimento crescente di beni particolari anziché del bene pubblico ; comportamenti abusivi di tale gravità da creare un solco profondo tra cittadini e “ politici ”; il blocco dei normali meccanismi di rinnovamento delle classi dirigenti , con lo scatenamento di insensati conflitti generazionali ; una perdita di fiducia nei nostri stessi mezzi .
Se e quale nuova forma dare ai partiti , più in particolare a un partito di sinistra , comunque lo si voglia chiamare quello che corrisponde ai miei convincimenti , discende dal giudizio che diamo sul metodo di governo della cosa pubblica che può rinnovare e rilanciare il paese .
Lo sperimentalismo democratico In linea con un crescente corpo di esperienze in tutto il mondo e con la prassi della mia esperienza di amministratore , suggerisco che tale metodo debba essere quello dello “ sperimentalismo democratico ”. Esso supera l ’ errore che la soluzione “ minimalista ” – o liberista , magna pars della crisi internazionale che viviamo – condivide con molte applicazioni concrete della soluzione “ socialdemocratica ”, ossia l ’ ipotesi che alcuni , pochi individui , gli esperti , i tecnocrati , dispongano della conoscenza per prendere le decisioni necessarie al pubblico interesse , indipendentemente dai contesti . Ed evita
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