Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 74
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica
Autismo – Strategie per una scuola inclusiva
Osservazione diretta non strutturata in ambito scolastico
Data dell’osservazione: novembre 2007
Nato il: 15/02/2002
Età cronologica: 5 anni e 9 mesi
L’osservazione diretta non strutturata è avvenuta in ambito scolastico nel mese di
novembre 2007. Rispetto all’esplorazione dell’ambiente Paolo si sposta in modo
autonomo e con disinvoltura nei locali scolastici. Rispetto all’interesse per il materiale
Paolo si interessa spontaneamente agli oggetti presenti in classe. Si è osservato che in una
situazione di tempo libero Paolo si interessa spontaneamente agli animali (li mette in flia),
alla plastilina (fa le salsicce) e ai pennarelli (scarabocchia o fa dei cerchi con dui punti e
una riga). Se i materiali vengono proposti da un adulto l’interesse ha una durata inferiore.
A livello sensoriale si osserva una sensibilità uditiva verso i rumori. Paolo nelle situazioni di
confusione si porta le mani alle orecchie. Il bambino presenta un buon orientamento agli
stimoli sia visivi che uditivi, sia in modo spontaneo che su comando 8 ad esempio quando
un adulto gli dice “Guarda!”).
È stato osservato gioco funzionale ma con repertorio limitato di materiali (ad esempio con
le costruzioni), ma in linea in generale tende a mettere gli oggetti in fila; è emergente il
gioco simbolico (ad esempio far finta di far volare un pezzo di costruzione come se fosse
un aereo).
Paolo presenta buone capacità imitativa, in particolare a livello motorio.
Rispetto all’attenzione sostenuta Paolo presenta tempi più lunghi per le attività scelte da
lui (10 minuti), mentre l’attenzione cala in attività poco piacevoli o motivanti, nelle attività
proposte dall’adulto o in attività poco chiare o strutturate. Comunque presenta tempi di
attenzione abbastanza lunghi per portare a termine semplici attività (ad esempio
completare un puzzle a quattro pezzi).
A livello affettivo, appare adeguato. Cerca i genitori e quando è in difficoltà può chiamare
la madre.
Rispetto alla comunicazione espressiva, Paolo presenta linguaggio verbale spontaneo
con intento comunicativo, caratterizzato da parole singole (ad esempio “Coca cola”,
“Mamma”, “Uno, due, tre, via”, “No”, “Biscotto”). Tuttavia presenta un repertorio di parole
limitato ad alcune cose da lui preferite. In generale quando desidera qualcosa, Paolo tenta
di prenderla da solo (ad esempio prende la sedia, la accosta all’armadietto, ci sale sopra e
prende l’oggetto che desidera). Solo se e quando l’insegnante si avvicina e chiede “Paolo
cosa vuoi?” lui comunica verbalmente con una singola parola (“biscotto”). Dopo una
latenza di diversi secondi può fornire la frase completa (“apri i biscotti”). È presente anche
la funzione di negare: Paolo dice “no” quando non vuole o non vuole fare qualcosa, be nché
più frequentemente questa funzione sia assolta da una sorta di urlo. Tende a non utilizzare
l’affernazione. Spesso Paolo tende a dire “no” anche di fronte ad un oggetto piacevole, ma
dopo due secondi dice “si”. Non sempre indica oggetti visibili, ma non accessibili. Non
chiede aiuto quando è in difficoltà.
Rispetto alla comunicazione recettiva, Paolo comprende le parole che utilizza anche lui,
ma con un momento di latenza. In generale la comprensione migliora in presenza di oggetti
concreti.
Per quanto riguarda l’autonomia personale, Paolo va in bagno da solo, ma senza
chiederlo alla maestra (prende ed esce). Mangia in modo autonomo, ma presenta una
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