Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 5
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione scolastica
Autismo – Strategie per una scuola inclusiva
Prefazione
L’Autismo, uno dei Disturbi Evolutivi Globali (DEG dell’ICD10) altrimenti detti Disturbi dello
Sviluppo, oppure Disturbi dello Spettro Autistico, o Disturbi “Generalizzati” ovvero
“Pervasivi” dello Sviluppo, è caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale,
della comunicazione e del comportamento.
I disturbi autistici e gli altri disturbi dello spettro si definiscono “generalizzati” in quanto
interessano molteplici aree dello sviluppo percettivo, la memoria, il linguaggio, l’intelligenza,
l’attenzione, la motricità e l’adattamento dell’ambiente in generale, che risultano
qualitativamente differenti nell’individuo colpito rispetto a ciò che avviene nello sviluppo
tipico.
L’autismo porta ad una difficoltà enorme nell’adattamento del bambino piccolo al mondo
circostante, con conseguenze drammatiche negli anni successivi e nell’età adulta.
Riuscire quindi ad impostare un intervento organico, coerente e soprattutto mirato in età
precocissima è vitale per il futuro del bambino.
Ad oggi è possibile avere una Diagnosi del disturbo dello Sviluppo sufficientemente
precoce, verso i 2 anni, alla quale non sempre corrisponde un adeguato avvio di un
percorso abilitativo ed educativo personalizzato.
Questo percorso dovrebbe procedere, secondo la letterature internazionale, su linee guida
ben definite e rappresentate in Italia dalla SINPIA, prendendo in considerazione la globalità,
la complessità e la specificità delle problematiche dell’autismo, coinvolgendo tutti i
caregiver del bambino, formulando un progetto educativo basato su un approccio di tipo
cognitivo comportamentale, l’unico che al momento, porti ad un miglioramento
sperimentalmente verificato e validato scientificamente nelle competenze dei bambini con
autismo.
La Scuola, soprattutto quella dell’infanzia e primaria immediatamente dopo, ha un ruolo
fondamentale nel percorso abilitativo del bambino con Disturbo dello Spetto Autistico.
L’azione svolta dalla Famiglia, punto di riferimento principale nel percorso di vita, insieme
con la componente strettamente Sanitaria operativa risulta carente se non integrata con
una
peculiare
attività
Scolastica,
fondamentale
per
il
processo
di
sviluppo/educazione/formazione di un bambino “tipico”, diventa essenziale in un bambino
con Disturbo dello Sviluppo.
Per ottenere questa stretta integrazione e specificità di interventi è assolutamente
necessario lavorare insieme sulla qualità dell’azione educativa, fornendo ai dirigenti, agli
insegnanti, così come a tutti gli operatori e collaboratori scolastici, gli opportuni strumenti
per la conoscenza del problema.
Un intervento scolastico mirato, cooperativo e di qualità, dovrebbe, da un lato, avere una
ricaduta sul miglioramento delle competenze dei bambini con autismo, ottimizzando il
valore educativo del tempo-scuola, e dall’altro, portare ad una migliore efficacia di questo,
che deve essere percepita da parte degli adulti coinvolti (genitori e personale scolastico) e
dei compagni.
Dott.ssa Flavia Caretto
Psicologa e Psicoterapeuta
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