Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 49
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica
Autismo – Strategie per una scuola inclusiva
affinché debba indicare la scelta o nel caso denominarla.
Quindi l’adulto chiederà “Quale vuoi?”.
Solo una volta effettuata correttamente la scelta l’adulto consegnerà l’oggetto. Quando
l’abilità è consolidata è possibile presentare la scelta fra alternative entrambe motivanti.
•
Comprendere le richieste.
[Fig. 1]
[Fig. 2]
Attività:
comunicare a Valerio le attività che andrà a fare accompagnando la comunicazione
verbale con riferimenti visivi, (ad esempio si mostrerà al bambino la forchetta dicendo
“Andiamo a mangiare”) [Fig. 1].
Si suggerisce di procurarsi una scatola o un cestino in cui mettere le “Cose di Valerio”,
tra cui il cucchiaio, la carta igienica, il bicchiere, il sapone per le mani, ecc., e tutti gli
oggetti che verranno utilizzati nella comunicazione con Valerio [Fig. 2]. Si consiglia
inoltre di collocare il cestino in modo tale che sia visibile ed accessibile al bambino in
modo tale che anche Valerio possa eventualmente esprimere a sua volta delle richieste.
•
Integrare il gesto del “dammi” con il contatto oculare
Valerio utilizza il contatto oculare per attivare l’adulto. Allo stesso modo il bambino
utilizza il gesto del “dammi” per richiedere gli oggetti (soprattutto alimenti) in tutti i
contesti e con diverse persone. Tuttavia questi comportamenti non vengono utilizzati
contemporaneamente dal bambino. Spesso infatti Valerio richiede con la manina aperta
gli oggetti senza guardare negli occhi l’adulto interlocutore. Si suggerisce pertanto di
creare delle situazioni in cui il bambino debba richiedere più volte un alimento (ad
esempio pezzetti di mela o spicchi di mandarino). L’adulto interlocutore si porrà davanti
al bambino con un alimento altamente gradito a Valerio. In un primo momento l’adulto
consegnerà un pezzo di alimento alla semplice richiesta da parte del bambino tramite il
gesto del “dammi”. Questo farà in modo che si stabilisca una routine. Il bambino
comprenderà che dovrà effettuare una richiesta. Successivamente l’adulto interlocutore
avvicinerà l’alimento ai propri occhi in modo tale che Valerio nel guardare l’oggetto
incroci lo sguardo dell’adulto. Non appena il bambino stabilisce il