Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 46
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica
Autismo – Strategie per una scuola inclusiva
Per l’aspetto affettivo-relazionale è possibile considerare come obiettivi ed attività
specifiche dell’intervento scolastico, quanto segue:
•
Mostrare cose di suo interesse
Attività:
guidare fisicamente il bambino verso un adulto per fargli
mostrare qualcosa di suo interesse. L’adulto a cui
Valerio si rivolgerà dovrà lodarlo (ad esempio dicendo:
“che bello! Bravo Valerio!”) e rinforzarlo concretamente.
Successivamente sarà possibile di
minuire gradualmente la guida fisica.
•
Persistere nei tentativi di richiesta di aiuto
Attività:
attualmente Valerio quando è in difficoltà ricerca l’aiuto dell’adulto toccando o tirando la
mano dell’adulto, accompagnando a volte con il contatto oculare. Questo
comportamento avviene soprattutto durante le sessioni di lavoro a tavolino ed
ultimamente sempre maggiormente in contesti più naturali. Si suggerisce pertanto di
continuare a creare situazioni in cui il bambino possa sperimentare una “difficoltà” tale
da dover chiedere l’aiuto dell’adulto (ad esempio la bottiglia dell’acqua chiusa troppo
stretta, ecc.). Un adulto avrà la funzione di interlocutore, mentre un altro adulto guiderà
Valerio a richiamare l’attenzione dell’interlocutore toccando con la mano il braccio
dell’adulto, il quale risponderà positivamente e prontamente alla richiesta del bambino.
•
Effettuare attività a turno con un coetaneo
Attività:
attualmente Valerio
effettua una semplice
attività di turno con
un
adulto
(ad
esempio inserire le
monete
di
“forza
quattro” a turno). La madre riferisce che a casa il bambino svolge questa attività anche
insieme al fratello. Si suggerisce pertanto di introdurre anche nel contesto scolastico un
coetaneo. Sarà possibile facilitare l’attività strutturando il materiale in contenitori diversi.
Ad esempio per quanto riguarda il gioco di “Forza quattro” si utilizzerà un contenitore
con il materiale di Valerio e un contenitore con il materiale dell’altro bambino. Si
incomincerà dicendo il nome di Valerio che deve inserire la prima moneta alternandolo
con quello dell’altro bambino e così via (ad esempio “Valerio, Andrea, Valerio, Andrea,
Valerio, Andrea, ecc.). Il contenitore verrà spostato dall’uno all’altro interlocutore
alternativamente, attenuando gradualmente questo movimento man mano che Valerio
sembra aver preso il “ritmo” del turno. Sarà utile svolgere l’attività evitando gli errori (ad
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