Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 36

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva precedenza, devono essere organizzati in modo che sia visivamente esplicito il tipo di compito richiesto, l’inizio, la durata e la fine, facendoli trovare a sinistra, aiutando il bambino a lavorare portandoli al centro per poi spostarli a destra. Al fine di mantenere alta la motivazione del bambino è bene presentare materiali altamente motivanti, cioè costruiti con oggetti e su tematiche gradite, e predisporre molte e differenti attività al fine di evitare noia e ripetitività. Sarà possibile inoltre alternare attività “cognitive” al tavolino con attività motorie, attività più gradite con attività meno gradite, attività di gioco con attività di lavoro. Al termine delle attività Valerio sarà aiutato ad alzarsi, ringraziato concretamente per la collaborazione con un oggetto gradito o con una attività piacevole. Nel tempo sarà possibile aumentare gradualmente i materiali per ogni attività e il numero dei compiti. • Attività di tempo libero. Durante le attività di gioco e tempo libero indipendenti l’adulto deve aiutare Valerio a scegliere un’attività e a svolgerla in modo funzionale (ad esempio in classe si potrebbe insegnare a Valerio ad utilizzare il mercatino). Durante il momento di gioco sociale l’adulto deve aiutare Valerio a svolgere attività sia in coppia che in piccoli gruppi. • Attività ricreativa in giardino. Durante questo momento i bambini vengono lasciati liberi di giocare in giardino. Valerio deve essere aiutato a organizzare attività e a condividere i giochi con gli altri bambini. • Mensa scolastica. Prima di andare a mensa i bambini a turno vanno a lavarsi le mani. Anche Valerio deve essere accompagnato in bagno a lavarsi le mani. Infatti il bambino dovrebbe essere aiutato a prendere il sapone (presente nel suo cestino personale), andare in bagno a lavarsi le mani, mettere a posto il sapone, prendere le posate e andare a mensa. Una volta seduto al tavolo deve aspettare che vengano distribuite le pietanze. Si mangia, si buttano le pietanze avanzate in un contenitore e le cose di carta in un altro e si torna in classe. • Fine della giornata scolastica. Durante questo momento i bambini vengono lasciati maggiormente liberi. Valerio deve essere impegnato in attività in attesa dei genitori, all’arrivo dei quali deve essere accompagnato a prendere e a indossare la giacca e lo zaino. Nel momento dell’attesa sarà utile predisporre un posto dedicato (ad esempio una sedia) dove Valerio possa attendere l’arrivo dei genitori. Per quanto riguarda gli spazi: per una maggiore comprensione dello spazio fisico è bene strutturare e una chiarificare l’ambiente fisico: ogni luogo deve essere dedicato ad un’unica attività (ciò significa che, ad esempio, c’è un posto per giocare, uno per lavorare, uno per mangiare, ecc… e dove si lavora non si mangia e viceversa). I diversi luoghi devono essere organizzati offrendo visivamente l’informazione dell’attività da svolgere: ad esempio, nell’angolo del gioco saranno riposti i contenitori con i giocattoli. Si può segnalare qual è il contenuto utilizzando contenitori trasparenti o posizionando sul coperchio o sul fianco della scatola un oggetto rappresentativo. 36