Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 14
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione scolastica
Autismo – Strategie per una scuola inclusiva
• Attività ricreativa in giardino.
Durante questo momento i bambini vengono lasciati liberi di giocare in giardino. Valerio
deve essere aiutato a organizzare attività e a condividere i giochi con gli altri bambini.
• Mensa scolastica.
Prima di andare a mensa i bambini a turno vanno a lavarsi le mani. Anche Valerio deve
essere accompagnato in bagno a lavarsi le mani. Infatti il bambino dovrebbe essere
aiutato a prendere il sapone (presente nel suo cestino personale), andare in bagno a
lavarsi le mani, mettere a posto il sapone, prendere le posate e andare a mensa. Una
volta seduto al tavolo deve aspettare che vengano distribuite le pietanze. Si mangia, si
buttano le pietanze avanzate in un contenitore e le cose di carta in un altro e si torna in
classe.
• Momento di relax
Poiché Valerio tende ad addormentarsi durante l’arco della giornata, sarà possibile, in
orari stabiliti, dedicare in uno spazio maggiormente tranquillo dove potersi rilassare.
• Fine della giornata scolastica.
Durante questo momento i bambini vengono lasciati maggiormente liberi. Valerio deve
essere impegnato in attività in attesa dei genitori, all’arrivo dei quali deve essere
accompagnato a prendere e a indossare la giacca e lo zaino.
Per quanto riguarda gli spazi:
per una maggiore comprensione dello spazio fisico è bene strutturare e una chiarificare
l’ambiente fisico: ogni luogo deve essere dedicato ad un’unica attività (ciò significa che,
ad esempio, c’è un posto per giocare, uno per lavorare, uno per mangiare, ecc… e dove
si lavora non si mangia e viceversa). I diversi luoghi devono essere organizzati offrendo
visivamente l’informazione dell’attività da svolgere: ad esempio, nell’angolo del gioco
saranno riposti i contenitori con i giocattoli. Si può segnalare qual è il contenuto
utilizzando contenitori trasparenti o posizionando sul coperchio o sul fianco della scatola
un oggetto rappresentativo.
Per quanto riguarda i materiali:
è possibile attivare ciò che è presente in ambiente scolastico, integrandolo con ulteriori
materiali messi a punto per il bambino: si tratterà di materiali semplici, facilmente
modificabili man mano che Valerio diventa più abile, e facilmente comprensibili per il
bambino stesso. I compiti verranno proposti collocando i materiali tutti all’interno di un
unico contenitore.
Per quanto riguarda i tempi:
i tempi delle diverse attività devono essere strutturati: ad esempio, nel contesto
scolastico deve esistere una chiara programmazione, elaborata in base ai bisogni ed
alle capacità e motivazioni di Valerio. Gli educatori dovranno decidere in precedenza
come si svolgerà la giornata del bambino ed evitare, inizialmente, le attese e i dubbi tra
una attività e l’altra. Gli educatori dovranno fare in modo che il bambino possa
prevedere i cambiamenti di routine quotidiana, comunicandoli in anticipo sia
verbalmente che con l’aiuto di oggetti concreti. La segnalazione dei tempi può avvenire
attraverso la presentazione anticipata, da parte degli educatori, dell’oggetto che
rappres enta l’attività, accompagnato dalla spiegazione verbale di ciò che si farà. È
necessaria una chiarezza delle richieste: le richieste verbali devono essere
accompagnate dall’indicazione non verbale o da un oggetto.
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