Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 80

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva • Baby funky e attività per la recita di fine anno. Durante l’attività baby funky l’adulto deve aiutare Paolo con la guida fisica a seguire i movimenti degli altri bambini. Deve essere chiaro per Paolo quale attività andrà a fare e in quale luogo • Attività ricreativa in giardino Durante questo momento i bambini vengono lasciati liberi di giocare in giardino. Paolo deve essere aiutato a organizzare attività e a condividere i giochi con gli altri bambini. • Mensa scolastica Prima di andare a mensa i bambini a turno vanno a lavarsi le mani. Anche Paolo deve essere accompagnato in bagno a lavarsi le mani. Tornato in classe, deve aspettare che tutti gli altri bambini si siano lavati le mani, in seguito deve andare a mensa, sedersi e aspettare che vengano distribuite le pietanze. Si mangia, e si torna in classe. • Fine della giornata scolastica Durante questo momento i bambini sistemano i diversi materiali che sono stati utilizzati durante l’arco della giornata. Paolo deve essere aiutato a mettere in ordine i materiali utilizzati e deve essere impegnato a fare un disegno o sfogliare un libro in attesa dei genitori, all’arrivo dei quali Paolo deve essere accompagnato a prendere e a indossare la giacca e lo zaino. Per quanto riguarda gli spazi: per una maggiore comprensione dello spazio fisico è bene strutturare e una chiarificare l’ambiente fisico: ogni luogo deve essere dedicato ad un’unica attività (ciò significa che, ad esempio, c’è un posto per giocare, uno per lavorare, uno per mangiare, ecc… e dove si lavora non si mangia e viceversa). I diversi luoghi devono essere organizzati offrendo visivamente l’informazione dell’attività da svolgere: ad esempio, nell’angolo del gioco saranno riposti i contenitori con i giocattoli. Si può segnalare qual è il contenuto posizionando sul coperchio o sul fianco della scatola un oggetto rappresentativo. Per quanto riguarda i tempi: i tempi delle diverse attività devono essere strutturati: nel contesto scolastico deve esistere una chiara programmazione, elaborata in base ai bi sogni ed alle capacità e motivazioni di Paolo. Gli educatori dovranno decidere in precedenza come si svolgerà la giornata del bambino ed evitare, inizialmente, le attese e i dubbi tra una attività e l’altra. Si ritiene utile che i familiari e gli educatori riescano a far prevedere i cambiamenti di routine quotidiana comunicandoli in anticipo a Paolo, attraverso uno schema visualizzato con fotografie ed immagini poste in sequenza, relative a tutti i momenti della giornata. Paolo viene accompagnato a vedere sullo schema quale attività dovrà fare, prende l’immagine o foto che rappresenta l’attività, la ripone in basso e si reca al luogo segnalato dalla carta. Per quanto riguarda i materiali è possibile attivare ciò che è presente in ambiente scolastico, integrandolo eventualmente con ulteriori attività. La presentazione dei compiti deve seguire delle regole di comprensibilità: per ogni attività i materiali devono essere preparati in precedenza, raccolti in un contenitore, organizzati in maniera che sia esplicito il tipo di compito richiesto, il suo inizio ed il termine. Per quanto riguarda le strategie verranno utilizzati costantemente riferimenti visivi. 80