cultura artista e psicologa ) per esplorare il cambiamento fisiologico del corpo umano : cosa rimane nei corpi di ciò che hanno vissuto e giocato ? Come la cultura e le esperienze passate plasmano i corpi ? E , viceversa , come il corpo trasforma la cultura ? Ma « Un due tre , stella !» è anche un film , nato proprio dal laboratorio : il regista roveretano Emanuele Gerosa , infatti , ha seguito gli incontri e ne ha fatto un documentario di 22 minuti , realizzato grazie al sostegno di Fondazione Caritro , Fondazione Museo storico del Trentino e presentato all ’ inizio di ottobre al teatro Zandonai nell ’ ambito del Ram Film Festival . Il film racconta , attraverso la viva voce dei partecipanti , l ’ e- sperienza di tornare a giocare , recuperando emozioni e ricordi impressi nella memoria dei corpi , corpi che si sono scoperti ancora capaci ( e felici ) di giocare . In continuità con « Un due tre , stella !» è partito da poco « Déjà vu », laboratorio anch ’ esso over 70 , in questo caso per riscoprire il corpo come archivio e strumento di narrazione , dove il movimento diventa un mezzo per riportare alla luce emozioni e storie del passato . I movimenti che facciamo quotidianamente , spesso ripetitivi , sono parte della nostra vita , finché un giorno senza neanche rendercene conto smettiamo di ripeterli . Il tempo che passa può portare a dimenticare , ma cosa succede se proviamo a recuperare quei gesti ? Cos ’ altro torna alla nostra memoria ? Guidato da Carlo Massari insieme al performer Filippo Porro e alla psicologa Veronica Boniotti , « Déjà vu » esplora il potere del corpo in movimento nel risvegliare ricordi e nel trasformarli in una danza condivisa . Durante gli incontri , di mattina nello studio in corso Rosmini , i partecipanti sono accompagnati in esercizi che uniscono danza , teatro e ascolto sensoriale , che fanno emergere la consapevolezza del proprio corpo e delle emozioni che conserva . « Queste esperienze hanno creato relazioni fortissime tra i partecipanti -spiega Cis- a conferma della nostra duplice idea , cioè che l ’ arte e la danza non sono necessariamente per addetti ai lavori , e che possono aiutare a superare le difficoltà nella relazione e a costruire comunità . Una conferma che ho visto nell ’ entusiasmo dei partecipanti , che ci hanno chiesto espressamente di poter continuare , e nel documentario , davvero in-
In alto due foto Un , due , tre ... stella !, dal film di Emanuele Gerosa ;
qui a lato Teatro dei Venti , Don Chisciotte , ph . Monia Pavoni
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