Presidente:
assemblea
Nella parte relativa al bilancio, sono numeri di assoluto rilievo quelli illustrati dal Direttore Polichetti. A partire dall’ utile dell’ esercizio, poco meno di 50 milioni di euro, che incrementa sensibilmente rispetto all’ anno precedente beneficiando del contributo delle poste non ordinarie, ovvero del risultato dell’ attività di negoziazione condotta sul portafoglio di proprietà e della contabilizzazione di riprese di valore su crediti deteriorati. Grazie all’ autofinanziamento generato dalla gestione aziendale, la dotazione patrimoniale sale a 319 milioni di euro e il CET1 ratio, il principale indicatore di solidità, a fine esercizio supera il 28 %. Diversamente dalle grandi banche, infatti, l’ utile netto annuale della Cassa Rurale non viene distribuito ma- detratti gli accantonamenti ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione e al fondo beneficenza-
viene integralmente destinato a riserva( dunque al patrimonio), in percentuale largamente superiore al minimo del 70 % previsto dallo Statuto e dalla normativa. Nel suo intervento, il Direttore ha ribadito come la normativa imponga alle banche di detenere riserve patrimoniali adeguate a garantire la copertura dei rischi correlati all’ attività, tanto più in uno scenario caratterizzato da prolungate instabilità e incertezza. Di qui la necessità per la Banca- che costruisce il patrimonio attraverso il solo strumento dell’ autofinanziamento- di conseguire risultati economici proporzionati alle proprie dimensioni, ovvero ai rischi assunti.
Presidente:
Nelle parole del Presidente Zampiccoli, il risultato economico realizzato nell’ esercizio consentirà di affrontare con maggiore serenità le incognite dell’ attuale contesto economico, caratterizzato dall’ incessante susseguirsi di emergenze che impattano su più ambiti( credito, finanza, liquidità, tassi), anche simultaneamente. Nell’ intervento del Presidente, un passaggio sul modello di banca rappresentato dalla Cassa Rurale, che si distingue anche per la relazione con le persone e per la restituzione al territorio di una parte della redditività annuale. « La relazione viene curata con il continuo affinamento della qualità del servizio a favore di soci e clienti, con il potenziamento delle attività di consulenza e con l’ impegno a garantire un’ ampia accessibilità ai servizi bancari anche ai territori i cui i numeri non giustificherebbero la presenza fisica di sportelli bancari. Impegno premiato dai numeri: nel 2024, quasi 500 le richieste di adesione alla compagine sociale, che sfiora le15.500 unità, e circa 3.500 i nuovi clienti acquisiti dalla Cassa Rurale. Di questi, circa 1600 hanno età inferiore a 30 anni, a dimostrazione di come la Cassa Rurale risulti attraente anche per la clientela più giovane!».
La restituzione al territorio di parte del risultato annuale nell’ ultimo esercizio si è tradotto nel sostegno alle attività di circa 700 tra associazioni ed enti con l’ elargizione di risorse per più di 3 milioni di euro. Impegno che sarà addirittura rafforzato, avendo l’ Assemblea dei soci approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di incrementare da 2,9 a 4 milioni di euro la quota di utile d’ esercizio 2024 da destinare al fondo beneficenza.
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