Dialogo_02-2020 | Page 28

storia

LA GARDESANA OCCIDENTALE

cambiò i destini delle comunità del lago

di Vittorio Colombo

per chi è abituato a percorrerla , o ad apprezzarne oggi

la bellezza degli scorci , l ’ immersione improvvisa nelle strette gallerie e il fascino dei panorami mozzafiato aperti sull ’ azzurro del lago , la Gardesana Occidentale rappresenta una ricchezza connaturata con il nostro ambiente . Una strada unica , un percorso affascinante che si dispiega sinuoso tracciando una linea ideale che segna il confine tra il lago e la montagna . Non sono molte le strade che possono “ vantare ” una storia altrettanto ricca di fatti , di significati , di protagonisti e di opportunità come la Gardesana Occidentale . La realizzazione dell ’ opera si pone come punto fermo , passaggio obbligato tra un prima e un dopo , uno spartiacque tra due stagioni diverse per qualità della vita delle persone , modalità di collegamenti , risvolti economici e sociali . La strada fu realizzata tra il 1929 e il 1931 . Il Garda , fino ad allora , era una sorta di mare e chi dal fondo lago voleva portarsi a Riva doveva ricorrere a imbarcazioni o battelli . L ’ opera diede concretezza al sogno di rendere possibile un ’ agevole circolazione di uomini , di merci , di idee ; sogno di Limone e di tanti comuni lombardi limitrofi , in precedenza e da sempre isolati e caratterizzati da percorsi accessibili soltanto attraverso sentieri o vie d ’ acqua . Come sottolineano gli autori del volume che ne ripercorre le vicende « Il tratto lacustre della Gardesana occidentale accompagna i fatti salienti del XX secolo : lo scoppio della prima guerra mondiale che mostrò la necessità della realizzazione di questo tracciato , il ventennio fascista che si vide promotore della progettazione e della costruzione , l ’ istituzione della Repubblica Sociale di Salò , l ’ uscita “ dall ’ isolamento ” secolare di Limone , l ’ utilizzo delle sue gallerie durante la seconda guerra come luogo per delocalizzare alcune fabbriche strategiche , come ad esempio la FIAT , la guerra partigiana ». L ’ opera venne progettata da Riccardo Cozzaglio ingegnere e , nel corso della realizzazione , direttore dei lavori . Cozzaglio si preoccupò di sposare l ’ aspetto tecnico a quello paesaggistico e morfologico della fascia costiera del lago . I dati dell ’ o- pera sono impressionanti e sono la miglior testimonianza di un ’ autentica impresa ciclopica : per poco più di due anni furono impiegati ben 2500 operai , le gallerie realizzate furono 70 per una lunghezza di 8 km , mentre la lunghezza totale della realizzazione è di km 27,640 . I morti furono 11 e i loro nomi sono scolpiti sul monumento posto al confine tra la Lombardia e il Trentino .
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