Dialogo_02-2020 | Page 19

persone
Dire l ’ umano è un ’ operazione difficilissima , complessa e misteriosa . Una vita intera , lunga di anni e carica di molteplici e significative esperienze , non basta a dare risposte compiute a un perenne interrogativo , che costituisce il tormento di quanti sentono la fatica dell ’ avventura di esistere : chi sono io ? Chi è l ’ uomo ? Tutta la storia , nelle sue diverse espressioni , è il risultato delle risposte all ’ interrogativo circa l ’ essere dell ’ uomo . E tali risposte non bastano a colmare la distanza tra il voler sapere e quanto si viene a sapere su se stessi e sull ’ umano in generale . Dire l ’ uomo in modo compiuto sembra essere una questione irrisolvibile . Le risposte che sono sul mercato sono sempre provvisorie e mai del tutto soddisfacenti .
Marcello Farina
con il “ Cantico delle creature ”, un inno a tutto il Creato ed ecco il filo vigoroso che lega don Marcello alla figura di don Lorenzo Guetti , il padre della cooperazione che , con la sua intuizione originaria e le sue opere , segnò il destino della nostra gente e lo segna tutt ’ oggi con l ’ affermazione dei valori della solidarietà e dell ’ impegno delle forze più attive e responsabili in progetti chiamati a contribuire al benessere e alla crescita della comunità . Don Marcello trasmette serenità . I tratti del suo viso sono distesi , rassicuranti e il suo sorriso è accoglienza e incoraggiamento . Lui , insegnante di filosofia , studioso , autore di molti libri , citato e assai considerato nelle sedi più autorevoli , è amico aperto e fidato , un fratello al quale puoi aprire il tuo cuore . Perché senti che la condivisione è conforto , serenità e speranza . Èstraordinaria la forza della sua parola , mai gridata o imposta , ma pacata chiara e illuminante , capace di suscitare emozione e regalare , a chi sa ascoltare , sempre nuovi bagliori di conoscenza . Don Marcello è da anni una risorsa preziosa per la Fondazione don Guetti in seno alla quale opera come membro del Comitato scientifico . Colpisce il suo attaccamento alle radici e Balbido , il paese della sua famiglia nel quale è cresciuto , è il porto sereno di molti suoi ritorni , di molte messe domenicali da prete di campagna , Con la gioia di ritrovare amici veri e il sapore di una terra che ricompensa sempre chi sa ben seminare , con i frutti del corpo e dell ’ anima , che sono un bene impagabile per una comunità che sceglie di seguire la strada dell ’ amore per l ’ uomo . Per ogni Uomo .
Pagina a fianco : luglio 2020 , il sindaco di Trento Andreatta consegna a don Farina l ’ Aquila di San Venceslao ; Sopra in alto : don Farina è con Michele Dorigatti , direttore della Fondazione Guetti e Roberto Simoni , presidente della Federazione Trentina della Cooperazione ; In basso con Vincenzo Passerini .
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