Si incrociano volti , ma anche tante vite , colte nella quotidianità oltre che nei momenti del successo . Storie di vip rivisitate con un taglio personalissimo , a metà strada tra un filtro glam e uno scatto occasionale , imprevisto , curioso . Sono sguardi che raccontano dimensioni delle più varie , in un coinvolgente faccia a faccia con le prerogative di diversissimi ambiti d ’ azione , come spettacolo , cinema , letteratura , sociale . Un caleidoscopio di incontri fra personalità molteplici , accomunate dall ’ arte di saper sempre sorprendere : da Bob Dylan a Gianni Agnelli , da Lucio Dalla a Loredana Berté , da Josè Saramago a Umberto Eco . Sono
i ritratti di Guido Harari , celebre fotografo originario di El Cairo e ora protagonista della mostra antologica Remain in Light , a cura di Denis Curti , allestita fino al 9 ottobre nelle sale della Mole Vanvitelliana di Ancona . Ben 11 le sezioni nelle quali è articolata , e precisamente : Light my fire . Il big bang di una passione , All areas access , Fronte del palco , Woodstock ’ 94 , See me , feel me . Nuove complicità , Il ritratto come incontro , Italians , Restare in luce . I Fotografi , Fotografare senza macchina fotografica , In cerca di un altrove e infine Caverna magica . Scatti d ’ autore , intrisi di bellezza , ma anche di tanta carica evocativa : una vera e propria calamita per lo spettatore che è portato a superare l ’ espediente fotografico e calarsi completamente nell ’ atmosfera evocata dalla scena . Il tema dell ’ esposizione , che riprende il titolo del disco dei Talking Heads , “ Remain in Light ” appunto , suona come una dichiarazione di intenti del fotografo nel suo rapporto con il soggetto di turno . La parola d ’ ordine potrebbe essere sintonia , quella che Guido Harari cerca di innescare col proprio ideale interlocutore nell ’ intento di afferrarne l ’ anima , in un gioco di prestigio di intesa e magia . La fotografia diventa quindi strumento per un ’ operazione ambiziosa e affascinante , effetto di una breve e intensa complicità : cogliere del soggetto ciò che gli altri non hanno visto e in certi casi riaffermarne il “ mito ”. Per Harari un atto spontaneo , frutto molte volte di un “ fuoco ” giovanile , quell ’ emozione genuina e travolgente che sgorga dall ’ impatto con una canzone , un film , o un personaggio , muovendo i suoi passi verso l ’ arte fotografica . Ma nell ’ iter artistico di Guido Harari ci sono anche incontri casuali , belli quanto spontanei , che vanno ad animare e arricchire l ’ incredibile galleria di personaggi incrociati in questi intensissimi anni . A volte sono gli stessi soggetti a suggerire , più o meno consapevolmente , lo spunto più incredibile per una foto fuori dalle righe . E questo può succedere indistintamente in studio , nel backstage di uno show , in una camera d ’ albergo o addirittura adattando un qualsiasi spazio a improvvisato set fotografico . Il risultato regala immagini che all ’ ufficialità di un ritratto formale mischiano spunti di ironia , o anche puro divertimento . Rivelazioni poetiche , al limite della dichiarazione d ’ amore , ma col carisma di una rock star che “ incendia ” il suo palco .
Fino al 9 ottobre 2022 mostraguidoharari . it di Stefania Vitale stefania . vitale @ dentrocasa . it
Nella pagina accanto : Carla Fracci © Guido Harari . Dall ' alto in senso orario : Loredana Bertè © Guido Harari ; Margherita Hack © Guido Harari ; Lucio Dalla © Guido Harari .