DENTROCASA SETTEMBRE 2021 | Page 39

In primo piano : Primario esploso , 1977 , Grès ; in secondo piano : Sfera esplosa , anni ’ 70 , Grès . In basso a sinistra : Gli sconvolti , 1978 , Grès . Sotto : spazi laboratoriali del museo .
nel mondo dell ’ avanguardia artistica internazionale , grazie a un ’ opera che dell ’ effimero ha fatto un bene prezioso . Basti sapere che la storia della creazione di questo lavoro si fonda su un errore di cottura , un aspetto che ha avvicinato l ’ artista alla cultura orientale . Il rapporto con la cultura orientale è particolarmente legato al concetto wabi sabi che esprime la bellezza delle cose imperfette , transitorie e incomplete . Per molti critici giapponesi , wabi-sabi è qualcosa che non può mai essere davvero compreso e che dovrebbe mantenere questo alone di mistero ed elusività , poiché la sua ineffabilità è proprio ciò che lo rende speciale . Ogni opera incontrata al museo faentino
sembra contenere il seme della capacità di visione dell ’ artista , che restituisce , attraverso la creazione di forme sensuali e fremiti di ere geologiche , la lezione ultima del mondo . “ Le opere e i documenti archiviati possono essere reperto di molto altro , per esempio , stimolo , aspirazione , volontà di approfondimento e di riflessione conoscitiva , incremento alla comprensione della sua poetica – riporta Monica Zauli –. Inoltre , l ’ archiviazione di documenti come taccuini , schizzi , appunti di lavoro , quaderni sullo studio della composizione degli smalti , scritti , costituiscono un materiale prezioso per comprendere i processi generativi antecedenti alla realizzazione delle opere . Così come i carteggi , i documenti epistolari con artisti , scrittori e galleristi costituiscono connessioni da riallacciare , generano ripensamento sulla sua arte , sono riflettori che si accendono su storie di vita , di passione per l ’ arte , di lavoro , di entusiasmi e di sofferenze ”. In questi anni ci sono stati piccoli e grandi appuntamenti , a seconda delle occasioni , dei contatti , delle possibilità economiche e dello
SCHEDA
Nel 1949 Carlo Zauli acquistò , insieme a tre compagni di studi , il laboratorio del ceramista Mario Morelli , ricavato nelle stalle del convento di S . Francesco e sovrastato dall ’ imponente campanile della chiesa , da subito destinato ad una produzione artigianale dai tratti marcatamente contemporanei . Nel corso degli anni , rimasto unico responsabile dello studio , Zauli trasformò la vecchia bottega in un complesso e vasto atelier di scultura , costruendo , attorno al vecchio cuore del laboratorio , la stanza dei forni , una serie di edifici che oggi costituiscono il Museo Carlo Zauli . Il museo ospita due collezioni permanenti : una dedicata a Carlo Zauli e una composta dai lavori di artisti contemporanei . Svolge attività di conservazione , archiviazione e diffusione dell ’ opera dello scultore faentino attraverso la gestione dell ’ Archivio , mostre itineranti , pubblicazioni , eventi a lui dedicati . In questi anni è divenuto un punto di riferimento nella produzione e nella divulgazione dell ’ arte contemporanea , grazie alle sue molteplici attività nell ’ a- vanguardia culturale e nella sperimentazione : dalle Residenze d ’ Artista , ai cicli di conferenze , a rassegne di musica contemporanea , oltre che a percorsi didattici . Carlo Zauli ha operato in molti settori , dalla scultura al design . La sua produzione passa dai vasi dei primi anni ’ 50 alle sculture in ceramica e in bronzo , dalle pitture alla grafica , dagli oggetti di design alla produzione industriale . La loro catalogazione portata avanti dal museo permette di delineare la figura dell ’ artista a 360 gradi .
Carlo Zauli ritratto da Antonio Masotti 1978
“ stop ” imposto dalla pandemia , senza mai volersi fermare e senza dimenticare la figura cardine di tutto il lavoro di questo museo privato : dalle grandiose mostre giapponesi , alle conferenze di curatori che lo hanno conosciuto , fino all ’ intitolazione di una piazza faentina . Oggi il museo Zauli da cui parte l ’ opera di archiviazione che va dalle sculture alle opere di design , per arrivare ad ogni tipo di traccia estetica e intima dell ’ artista , può costituire realmente un punto ideale di partenza per un discorso sull ’ arte made in Italy . “ Il riesame dell ’ opera di Zauli attraverso la sua archiviazione – conclude la figlia dell ’ artista – è inteso come strumento conoscitivo e di penetrazione , ma anche come mezzo propulsivo e di connessione tra l ’ arte di Zauli e la cultura italiana ”.
museozauli . it
di Barbara Vistarini